Tra le figure più illustre di questa nobile terra– scriveva lo scrittore professore Egidio Mezzi nel suo ”Cirò nel Novecento “. Uomo sensibile e consapevole dei problemi che assillavano la collettività locale, divenne dapprima consigliere e poi nel 1910 sindaco, e per Cirò iniziò una nuova vita di sviluppo. E’ grazie al sindaco notaio Giovanni Arcuri, di nobile famiglia , che Cirò ebbe le prime condutture di acqua potabile, quello della fognatura e quello dell’illuminazione elettrica portando l’antico borgo sulla via dell’igiene e della civiltà. Prima non c’era ne acqua ne fogna nelle abitazioni, le donne andavano a lavare i panni presso grandi vasche lavatoi disseminate in tutte il territorio, come la “Cepia di Canali”, quella “dell’Aqua della pietra” quella di “Donna Pippa”, quella di “Fraccunu”, quella di “Campanisi”, quella di Franze”, e tante altre, mentre per quanto riguarda i bisogni fisiologici, ogni famiglia aveva in casa contenitori chiamati”Cantaro” che poi venivano svuotati all’aperto di solito in aree non molto lontani dalle abitazioni. Sono tante le opere da lui realizzate durante il suo mandato tra cui: la costruzione delle strade interne, la costruzione di un macello pubblico, prima di lui gli animali venivano macellati nel largo Arenacchio all’aperto. E ancora, fece costruire gli edifici scolastici, il rimboschimento nei dintorni del paese, fece costruire l’acquedotto nell’allora Marina di Cirò e la sua pavimentazione. Arcuri è sempre stato attento all’ interesse della comunità che amministrava, merita pertanto di essere inserito tra le persone che hanno fatto la storia della comunità. Morì il 3 ottobre del 1930, a soli 65 anni, unanimemente compianto dai suoi cittadini che, ancora a distanza di decenni, ne ricordano l’illuminata operosità volta ad assicurare a Cirò maggiore sviluppo economico e sociale. Era nato a Cirò nel 1865 il 12 ottobre da Mariangela Capalbo e Francesco Arcuri, nobile famiglia , grandi proprietari terrieri, di cui oggi si può ammirare il suo antico stemma nobiliare su una parete presso un noto Agriturismo Biologico di Cirò Marina il ”Domus Arcuri”, appartenente ai discendenti del nobile Notaio e Sindaco del 900, area attraversata da una ricca sorgente naturale di acqua che alimentava nel 700 l’antica fontana del Principe, acqua oggi disponibile per tutti, attraverso una fontanella dove la gente si ferma per approvvigionarsi del prezioso fluido. Dunque per un sindaco benemerito che ha contribuito a portato civiltà e benessere in paese, merita sicuramente che gli sia dedicato una piazza o una strada.