Quando ho saputo del trasferimento ho provato una forte emozione, perché ritornare a casa , dai propri affetti, nella propria terra ti dà una spinta in più per fare meglio il tuo lavoro e più serenamente.
Sono stata “travolta” da tante sensazioni contrastanti. Ho colto in me un forte senso di appartenenza e di amore per la mia terra, mi sono sentita privilegiata ed onorata di offrire la mia professionalità al paese dove sono nata e dove vivo e alla mia scuola.
Ho avuto la piena consapevolezza di aver raggiunto solo un primo traguardo dopo un lungo percorso di impegno, di passione e di abnegazione; nel contempo ho avvertito un forte senso di responsabilità per le sfide che so di dover affrontare.
Quali sono le impressioni che ha avuto in queste prime settimane di lavoro?
Al di là delle criticità comuni a tutte le istituzioni scolastiche, ho constatato che le cose da fare sono tante, ma è tanta anche la mia voglia di fare e di fare bene, la tenacia e le motivazioni non mi mancano. In questi pochi giorni sono stata impegnata a rispondere alle molte richieste di ascolto da parte delle famiglie e dei docenti. Siamo ancora all’inizio, i progetti sono tanti e inizio questo percorso con fiducia e responsabilità.
Qual è stata la prima decisione assunta che l’inorgoglisce di più da quando Dirige gli istituti scolastici di Strongoli?
Le mie prime decisioni sono state finalizzate a garantire un sereno inizio dell’anno scolastico, garantire la didattica a tutti fin dai primi giorni. Mi ha fatto piacere in queste prime settimane accogliere in Presidenza tutti quelli che hanno fatto richiesta di parlare con me. Ritengo costruttivo il colloquio con le famiglie, i docenti , le istituzioni, sono attenta ai diversi punti di vista ed alle esigenze di ognuno, perché tutto contribuisce allo sviluppo umano e sociale dei ragazzi che sono la vera essenza della scuola.
Come si aspetta che sarà l’immediato futuro?
Mi aspetto di lavorare in sinergia con tutti gli attori della scuola per migliorare l’offerta formativa e costruire una scuola di qualità. Ho speranza e fiducia e mi auguro di gestire in maniera costruttiva e positiva questi rapporti tra scuola, famiglia e istituzioni nell’interesse esclusivo dei ragazzi e per elevare il livello della nostra scuola.
Com’è stata la sua esperienza in Puglia?
Lavorare in Puglia, a Ginosa, è stata un’esperienza bellissima, positiva e gratificante che mi ha dato tanto. Sono stata ben accolta da tutta la comunità che mi ha fatto sentire da subito una di loro. Ho lavorato bene con l’amministrazione comunale e le varie istituzioni ed associazioni del territorio, sempre attente, che mi hanno dato supporto e collaborazione fattiva. La complessità della scuola assegnatami non ha frenato le molteplici attività didattiche che sono state svolte durante la mia gestione.
Tornando a parlare di lei, ha sempre sognato di lavorare nell’ambito scolastico?
Ho svolto la professione di docente per più di venti anni con passione, sono stata vicina ai ragazzi ed ho cercato di capire le loro priorità e le loro esigenze. Nello stesso tempo ho svolto la professione di dottore commercialista, ho accumulato tanta esperienza che è fondamentale in questo nuovo lavoro. E’ stato naturale per me partecipare al concorso di Dirigente Scolastico, lavorare in quest’ambito mi dà proprio la possibilità di mettere al servizio dell’Istituzione scolastica la professionalità e le esperienze acquisite.
Ha ancora dei bei ricordi della sua vita da studente?
Tanti bei ricordi di tutto il percorso scolastico, dalla scuola elementare alle medie, agli anni formidabili del liceo. La mia impareggiabile maestra, i tanti professori che si sono succeduti, i miei compagni di scuola e le amicizie che si sono consolidate nel tempo.
Quali consigli darebbe agli studenti per affrontare al meglio questo anno scolastico?
Ricordo agli studenti che il futuro non si improvvisa, si prepara, pertanto dico loro di essere curiosi, di essere critici, di amare lo studio e di studiare con passione e con costanza. Di essere partecipi e protagonisti, di aprirsi alle innovazioni e amare la scuola che, ancora di più nella nostra realtà, è un presidio fondamentale per la crescita umana, culturale e sociale.
Gianni Lerose