Dopo tre anni di stasi per via del covid, quest’anno la Parrocchia Santi Pietro e Paolo e la Parrocchia della Sanità di Strongoli, con la collaborazione della Parrocchia Santa Teresa d’Avila di Strongoli Marina, delle Associazioni, delle Scuole e dell’Amministrazione comunale, tornano ad organizzare il Presepe Vivente, che per la comunità era divenuto un appuntamento fisso molto gradito.
Sono stati fatti diversi incontri durante i quali, in perfetta armonia, si è stilato il progetto e ci si è impegnati tutti, nella preparazione previa e nella ricerca dei materiali necessari per allestire le scene.
Quest’anno, il presepe, che è giunto alla sua decima edizione, si realizzerà nel cuore del centro storico, e precisamente in via Rialto, rione conosciuto con il nome Le Forge.
Il nome riporta alla memoria altri tempi, quando in questo rione erano aperte botteghe di numerosi fabbri, che avevano un bel da fare in un paese prettamente agricolo, popolato da cavalli, asini, carretti e calessi, continuamente bisognosi di interventi per via delle strade di campagne e delle strade romane, che una volta caratterizzavano il nostro paese.
Il comitato ha deciso di rappresentare il presepe napoletano e i partecipanti si sono attivati immediatamente, per recuperare o per confezionare i costumi adatti, molti dei quali forniti dalla Parrocchia.
La location è stata scelta di comune accordo dagli organizzatori, in quanto ubicata nel mezzo del paese antico: Le Forge presentano numerosi vicoli, che mettono in comunicazione tutte le stradelle del centro storico e permettono di avere a disposizione diverse vie di fuga.
Tanti archi e volte facilitano la ricostruzione della piccola Betlemme, che sarà illuminata da fiaccole e lumi.
La piazzetta centrale delle Forge è circondata, da vecchie case, portoni antichi e bellissimi, scalette esterne dove una volta le donne si fermavano a chiacchierare, a ricamare ed a lavorare con i ferri.
Proprio nella piazzetta, che subito offre un’immagine di comunità del passato, si trova il bellissimo Portone Sodaro, che oggi appartiene alla famiglia Piscitelli.
Nel porton,e incorniciato da un portale a conci di cotto e all’interno lastricato con basole, ci sono volte, scalette, che permettono la distribuzione perfetta degli angeli anche su di un balcone con archi, la collocazione del bue e dell’asinello dietro una staccionata.
In questo portone sarà rappresentata la Natività, mentre le altre venti scene saranno distribuite nei locali lungo i vicoli e alcune all’aperto, per offrire la visione della laboriosità di un piccolo borgo di una volta, dove molti lavori si svolgevano per strada.
Il Presepe sarà animato da quasi duecento personaggi: donne, uomini, giovani e bambini strongolesi: anche i tre zampognari, con i loro suggestivi costumi, sono nativi di Strongoli e allieteranno le vie con le loro nenie pastorali.
Uno dei momenti attesi è l’arrivo dei Magi, annunciati da una grande cometa mobile.
L’allestimento sarà coordinato dal gruppo Fabbricieri e dal Gruppo promotore dell’avvenimento ed ovviamente dal parroco don Yamid, che è felicissimo dell’iniziativa, che non solo animerà il paese e la serata di Santo Stefano, creando un bellissimo momento di aggregazione, ma sarà occasione propizia per far conoscere la Nascita di Gesù e tutto ciò che essa rappresenta nella storia dell’umanità.
Gianni LeRose