
Erano presenti tanti ospiti, amiche , amici tra cui il consigliere regionale, dott. Francesco Afflitto, la presidente dell’AIDO, Marisa Devincenzo, officer distrettuali, circoscrizionali e di club.
Dopo l’ascolto di musiche e la visione di un filmato muto inerente alla Shoah , adattato nelle musiche dal socio, dott. Antonio Aloisio , il suono della campana dà inizio al service con l’ascolto degli inni e gli scopi lionistici. Funge da cerimoniere il socio, architetto Mario Patanisi.
“ Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’INDIFFERENZA in un mondo pieno di ingiustizie e di sofferenze, di discriminazioni e disagi” con queste parole, dopo aver salutato e ringraziato i presenti per la partecipazione, ha introdotto il suo discorso la presidente del Lions Club Cirò Krimisa, la prof.ssa Filomena Zungri, che con note tristi ha ricordato quel truce momento dove l’uomo sotto l’effetto di pazzia pura ha sterminato milioni di suoi simili, senza tralasciare il ricordo del campo di concentramento di Ferramonti nel comune di Tarsia in Calabria , che fu il più grande campo di internamento, costruito da Mussolini nell’estate del 1940 ospitando ebrei, apolidi e slavi, trattati dagli abitanti del luogo con umanità e fraternità,ufficialmente chiuso nel 1945.
L’assessore alla Cultura, la signora Virginia Marasco, a cui vanno i ringraziamenti dei Lions per la sua attenta vicinanza, dopo aver portato i saluti del sindaco, dott. Sergio Ferrari, si è congratulatacon i Lions per l’attenzione continua al territorio e soprattutto ai giovani, i quali secondo la Marasco devono essere i primi cittadini ad avere le nostre attenzioni se vogliamo migliorare il futuro dell’Umanità. Giovani che erano lì presenti con i loro professori, come rappresentanti delle due scuole secondarie di primo grado del territorio, quali la Casopero e la don Bosco e che hanno arricchito la serata, attraverso la lettura di poesie classiche sulla Shoah in lingua italiana, inglese e spagnola , poesie inventate da loro e disegni.
Introduce i lavori la presidente del Service, prof.ssa Orsola Siciliani, spiegando le motivazioni per cui il Lions Club Cirò Krimisa, che ogni anno dedica le sue attenzioni al giorno della Memoria attraverso l’invito alle scuole in Biblioteca per l’ ascolto di film, riflessioni , dibattiti , quest’anno abbia voluto che ad esserci fossero anche gli adulti , considerati i tempi che stiamo vivendo. Afferma infatti che la Shoah non è mai finita. Con un accorato e commosso intervento pone all’attenzione dei presentiun escursus tra la Shoah di ieri e di oggi dove la crudeltà umana continua ancora, basta pensare alla guerra in Ucraina, alle vittime innocenti, quali civili e bambini; alla battaglia sui diritti umanidelle donne iraniane, dopo l’assassinio di Masha Amini; ai barconinel Mediterraneo degli emigrati, ammassati alla maniera del binario 21, che scappano dalla guerra . Tutte pagine tristissime in cui regna sovrana la ferocia dell’uomo con discriminazioni, ingiustizie, morte.
La serata continua con la lettura di pagine tratte da testimonianze di sopravvissuti come Finché la mia stella brillerà di Liliana Segre, Per questo ho vissuto di Sami Modiano, Il pane perduto di Edith Bruck , Un sopravvissuto di Varsavia di Arnold Schoenberg , Voci di donne dall’Inferno di Ravensbruck tratto da un articolo di Alessia Rastelli , lette e commentate magistralmente dalle docentiTeresa Pellizzi, Enza Alessio Librandi, Mariolina De Franco e dal socio Antonio Vitetti ; mentre la nuova socia , la dirigente scolastica, Maria Caligiuri ha proposto all’attenzione dei presenti una profonda riflessione sull’assurdità delle teorie pseudoscientifiche che tendevano a dimostrare la superiorità della razza ariana(Gobineau in primis, seguito da Chamberlain),poi sul processo di Norimberga che ha assolto diversi criminali nazisti, suscitando la delusione di quanti erano scampati all’olocausto, primo fra questi Simon Wiesenthal, che dedicò 58 anni della sua vita per scovare i criminali nazisti, tra i quali Eichiman ,un militare , considerato uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli Ebrei nella Germania nazista.
Trae le conclusioni la specialist distrettuale Rosa Maria Romano,del Lions Club Hera Lacinia di Crotone, che partendo daconsiderazioni ,tratte dal Diario di Anna Frank, una ragazzina che, malgrado l’orrore della Shoah, fino alla fine ha sperato in un futuro di felicità e di bellezza, e dal Diario di Zlata, una ragazzina di undici anni, che descrive a Mimmy , una sua amica, tutta la sua disperazione nell’essere una scolara senza scuola, una bambina senza giochi, senza amici, senza sole, senza cioccolata. Una bambina senza infanzia, una bambina della guerra.
Conclude dicendo che l’Umanità non ha mai vissuto niente di più triste della Shoah. Stupri, deportazioni, esecuzioni di massa, torture, genocidi nella piena indifferenza di chi preferiva spiare da dietro le finestre socchiuse, gli stessi che avrebbero dovuto gridare,invece han preferito tacere. L’INDIFFERENZA negli uomini non dovrà mai più esistere, perché il sopruso ha violato la dignità, ha spento il diritto ad avere diritti.
I Lions , secondo la dirigente Romano e secondo quanto chiede il Codice Etico lionistico, devono favorire nelle nuove generazioni il rispetto delle minoranze, della democrazia, del pluralismo se si vogliono scongiurare nuove e insidiose ”indifferenze”.
MARIOLINA DE FRANCO












