
L’evento ha visto la partecipazione del Giudice Penale del Tribunale di Crotone Dott.ssa Marchetto Elisa e il coinvolgimento degli alunni del biennio di tutti gli indirizzi dell’Istituto. «Per un’efficace azione di contrasto – ha evidenziato la DS Prof.ssa Anania Serafina Rita, bisogna prevenire – riconoscere e gestire il fenomeno del bullismo. Il bullo cerca infatti di attirare l’attenzione su di sé e per farsi ammirare dai compagni ricorre alla violenza. Pertanto, la prepotenza diventa un mezzo per essere qualcuno in mezzo agli altri. Bisogna quindi prestare attenzione a ciò che avviene tra i ragazzi, anche se loro non parlano, negano o minimizzano. Non è da escludere infatti che un ragazzo oggetto di scherzi pesanti o battute denigratorie dica di divertirsi, ma un buon osservatore si accorge che in realtà le cose stanno diversamente. Non intervenendo, si corre il rischio che l’immagine di duro e violento si fissi come una seconda pelle su chi agisce da bullo». Il Giudice nel suo intervento ha rimarcato la difficoltà per il bullo di autocontrollarsi: egli è impulsivo, fa fatica a rispettare le regole e a mettersi nei panni degli altri. «La vittima, invece, può essere l’ultimo arrivato a scuola, il più timido, lo straniero, il secchione o quello che va male a scuola. C’è chi viene bullizzato per il suo aspetto fisico o per l’orientamento sessuale». Il Giudice ha delineato le conseguenze penali degli atti di bullismo e cyberbullismo posti in essere dai ragazzi, atti spesso sminuiti dagli autori stessi. Ha aggiunto, altresì, che «la strategia migliore per combattere il bullismo è la prevenzione, alla base della quale c’è la promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo che possa scoraggiare sul nascere i comportamenti di prevaricazione e prepotenza». Prevenire, quindi, attraverso attività educative finalizzate a migliorare il clima classe e a promuovere stili relazionali positivi e abilità prosociali. Molto sentita la partecipazione degli alunni che al termine dell’intervento della Dirigente e della Dott.ssa Marchetto hanno interagito con il Giudice formulando domande dettagliate e interessanti, denotando coinvolgimento per il tema trattato. La DS ha concluso l’evento evidenziando come la Scuola è un luogo di vita, dove i ragazzi devono tessere relazioni importanti e non solo un luogo dove si incamerano nozioni. Il fenomeno del Bullismo e del Cyberbullismo potrà essere circoscritto e arginato solo tramite azioni sinergiche tra Scuola, famiglia e alunni. Un plauso va a coloro che hanno voluto e hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento: alla Dirigente Scolastica dell’Istituto G. Gangale di Cirò Marina, Prof.ssa Serafina Rita Anania; al Giudice, Dott.ssa Elisa Marchetto alla quale va il ringraziamento per la preziosa collaborazione, disponibilità e vicinanza ai ragazzi; non da ultimo agli alunni del biennio di tutti gli indirizzi e alle docenti che li hanno supportati, Proff.sse Lucia Carelli e Rosina Gerace Rosina.
