
“Questa è la scuola più vicina al posto in cui sono nato”, ha esordito fieramente Carmine Abate, incontrando gli studenti del liceo dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò.
Lunedi 22 maggio, il famoso scrittore di origine calabrese ha incontrato gli alunni dell’istituto diretto dalla prof.ssa Graziella Spinali, per presentare due dei suoi tanti libri, che gli studenti del liceo scientifico e delle scienze umane avevano letto anche per prepararsi all’incontro. L’occasione è stata il “Maggio dei libri”, che si ripete da anni e che ogni anno offre agli studenti la possibilità di incontrare gli scrittori. Il suo ultimo lavoro, “Il cercatore di luce”, che si è aggiudicato il Premio Speciale di Letteratura e Poesia di montagna “Mario Arpea” 2022, è un romanzo corale che affronta, attraverso la biografia romanzata di Giovanni Segantini, che lo scrittore ha assimilato alla sua, temi universali: la vita, la natura e la morte, gli stessi del famoso trittico della natura di Segantini. L ‘ altro libro letto e analizzato dagli studenti, “La collina del vento”, vincitore del Premio Campiello 2012, è invece la saga infuocata e coinvolgente, epica ed eroica di una famiglia, quella degli Arcuri, che nessuna avversità riesce a piegare, nessun vento potrà mai domare.
Una mattinata intensa e proficua, che ha lasciato nei ragazzi moltissimi spunti su cui riflettere e che ha rivelato ai presenti uno scrittore appassionato e coinvolgente, che si è raccontato agli studenti in maniera semplice ed autentica, rivelando una profonda interiorità ed un forte attaccamento alle sue due anime: quella calabrese, più propriamente arbereshe, e quella trentina. Lo scrittore ha spiegato di vivere ormai per addizioni e di considerarsi una “somma” di esperienze, culture e geografie diverse, tutte ugualmente importanti e fondamentali nella sua vita.
L’incontro si è svolto in due momenti: Abate ha prima incontrato gli studenti del primo biennio, che avevano letto “La collina del vento” (Elisa Carbone e Francesco Salerno hanno letto alcune parti del romanzo), e poi gli studenti del secondo biennio (Daniele Frustillo e Annamaria Voznyak hanno letto stralci di “Il cercatore di luce”). Gli studenti Antonio Stricagnolo e Davide Liu Lin Bo hanno curato l’accompagnamento musicale.
L’autore, sollecitato dalle domande degli studenti e della prof.ssa Assunta Madera, che ha moderato l’incontro, ha augurato ai ragazzi di poter scegliere in piena autonomia dove voler vivere e di essere sempre liberi di fare scelte autonome e non obbligate da bisogni o necessità; Carmine Abate ha infatti ha ricordato la propria esperienza di emigrante, costretto dalla mancanza di lavoro, come suo padre e suo nonno, a lasciare la Calabria. Lo scrittore ha ribadito che la Calabria è una terra bellissima e ricchissima, purtroppo ancora poco conosciuta e in molte occasioni trascurata, se non addirittura denigrata; ha inoltre aggiunto di essere fiero della propria “calabresità” e ha confessato di scrivere anche per mostrare l’altra faccia della Calabria, quella operosa e pulita che ai più passa inosservata.




