Inarrestabili gli arrivi di migranti lungo la rotta proveniente dalla Turchia. Questa mattina, presso il porto di Crotone, la motovedetta Cp326 della Guardia Costiera ha condotto lo sbarco di 55 persone che si trovavano a bordo di una barca a vela lunga 16 metri. La barca è stata intercettata a 16 miglia a sud di Crotone, dopo un viaggio che ha attraversato il Mar Mediterraneo provenendo dalla Turchia.
Questo segna il terzo sbarco avvenuto nel porto crotonese dall’inizio del weekend. Nel corso delle ultime 36 ore, sono giunti nel porto un totale di 135 profughi. Di questi, 53 erano arrivati sabato sera, 27 domenica e gli altri 55 nella mattinata odierna. La maggior parte di questi migranti è composta da uomini provenienti principalmente dall’Iraq (33) e dall’Iran (12). Tra di loro, vi sono anche 3 donne e 5 minori accompagnati, mentre 2 minori sono giunti non accompagnati.
Le attività di sbarco sono state messe in atto grazie alla coordinazione della Prefettura di Crotone e sono state gestite sulla banchina del molo dall’Ufficio Immigrazione. Gli sforzi delle autorità locali e degli operatori sono stati tesi a garantire un’accoglienza adeguata e una prima assistenza medica. I migranti, chiaramente provati anche dalle condizioni climatiche avverse e dal caldo sostenuto durante i circa 5 giorni di attraversamento, sono stati sottoposti a una visita medica da parte dell’equipe dell’Ufficio Vulnerabilità dell’Asp di Crotone. Quest’ultimo è un reparto specializzato per affrontare situazioni di emergenza come gli sbarchi.
A garantire un primo supporto alimentare e di idratazione ci ha pensato la Croce Rossa Italiana, che ha distribuito cibo e bevande alle persone sbarcate. Successivamente, i migranti sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, dove potranno ricevere ulteriori cure e assistenza mentre si svolgono le procedure di identificazione e valutazione della loro situazione.
La situazione rimane complessa e in continua evoluzione, richiedendo un coordinamento costante tra le autorità locali, le organizzazioni umanitarie e gli enti preposti per gestire al meglio l’arrivo di migranti e garantire loro le necessarie misure di supporto e assistenza.