“Anche in questo caso mettiamo in campo tutte le nostre migliori energie e professionalità per quanto attiene la tutela dell’ambiente in generale, la tutela del mare in particolare. Oggi più che mai gli Enti devono fare squadra per ottenere risultati utili alla comunità ed al territorio”. Così si è espresso il presidente della Provincia, Stano Zurlo, ieri mattina a margine della firma del protocollo d’intesa tra la Provincia (Ente gestore dell’AMP “Capo Rizzuto”) e l’Arpacal. Per l’Ente intermedio erano presenti il presidente Stano Zurlo, l’assessore all’Ambiente Salvatore Claudio Cosimo, il responsabile del Servizio Amp Simone Scalise. Per l’Arpacal il direttore scientifico Oscar Ielacqua ed Emilio Cellini del dipartimento provinciale. L’intento è quello di sviluppare forme di partenariato tecnico-operativo e progettuale per programmare interventi attuativi di studio e ricerca dell’ambiente marino nell’ambito delle risorse comunitarie, nazionali e regionali disponibili. La Provincia di Crotone metterà a disposizione i propri mezzi nautici per le attività tecniche ed operative di monitoraggio, nonché le proprie attrezzature ed il personale in servizio in possesso delle qualifiche ed esperienze di volta in volta necessarie e funzionali alle attività nonché unità di personale per finalità di formazione.
L’Arpacal metterà a disposizione personale, laboratori, materiali di consumo, strutture ed attrezzature per l’avvio delle attività e dei progetti di collaborazione di cui alle premesse individuando per competenza territoriale, quale interfaccia logistica, gestionale ed operativa il Dipartimento provinciale Arpacal di Crotone. Nel protocollo sono anche contemplate le seguenti attività: acquisizione dati e studio dei parametri chimico-fisici delle acque marino-costiere; indagini microbiologiche e tossicologiche delle acque marino-costiere; valutazione degli inquinamenti di breve durata; indagini quali-quantitative e monitoraggio di comunità planctoniche costiere; analisi delle comunità bentoniche di fondi mobili in ambiente marino; monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica; analisi sul bioaccumulo in bivalvi – Mussel Watch; applicazione dell’indice Carlit; campionamento ed analisi chimica e tossicologica dei sedimenti; carte biocenotiche e studio del coralligeno; visual census e studio della fauna ittica. L’Arpacal si impegna a costituire un apposito gruppo di lavoro che avrà funzione di coordinamento ed indirizzo delle varie fasi progettuali, istituito presso il dipartimento di Crotone, per l’ottimizzazione della tempistica e supervisione scientifica delle anzidette attività. Il direttore scientifico di Arpacal Ielacqua ha sottolineato l’importanza del protocollo “in quanto -ha detto- permette ad Enti di collaborare sinergicamente con il reciproco intento di tutelare l’ambiente”




