Uno spazio attrezzato con altalena inclusiva e altri giochi, un albero a rappresentare la vita e una panchina a lui dedicata, una Santa Messa celebrata da Don Giuseppe Pane; lettere intrise di amore e riconoscenza, lette dai nipoti. Questi i momenti significativi di una cerimonia svoltasi nel tardo pomeriggio di oggi presso la villetta della zona Montagnella di Cirò Marina e dedicati a Gaetano Cilidonio, deceduto il 14 maggio scorso a Giessen in Germania. Ricoverato causa Covid, la diagnosi invece recita che trattasi di setticemia, tra la perplessità dei familiari pervasi da un profondo quanto doloroso dolore. Un dolore e una ferita che ha colpito anche la comunità locale e le istituzioni per un “figlio” che andato via per cercare lavoro e fortuna, ha trovato una triste quanto dolorosa dipartita, lasciando una moglie e due figli in tenera età nello sconforto. Da qui l’iniziativa messa in atto dai familiari che hanno trovato immediato ascolto nel Sindaco. Sergio Ferrari e nell’Amministrazione. “Una cerimonia commemorativa per consentire alla comunità, alla gente che tanto lo amava e conosceva, ai familiari, che il suo ricordo resterà nella memoria di chi vedrà l’albero crescere, di chi si siederà sulla panchina a lui dedicata, dei bambini che giocheranno, consapevoli” come ci ha dichiarato lo stesso Sindaco Ferrari e, come lo stesso Gaetano aveva scritto : “la vita è il limite della vita, ma non dell’amore”. Quell’amore che, ascoltando le lettere a lui dedicate dai nipoti, lui sapeva trasmettere a tutti. Un altro figlio di questa terra che se ne andato, ma che ha saputo lasciare un segno di fede e speranza, come ha detto a conclusione della sua omelia, don Giuseppe Pane.