La Capitaneria di porto di Crotone informa che, fino al 30 novembre prossimo, vige il divieto di pescare, detenere a bordo, trasbordare e sbarcare esemplari di pesce spada (Xiphias gladius), come disposto dal Decreto Direttoriale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 29 febbraio 2013. Il divieto riguarda sia i pescatori professionali, che quelli sportivi. In particolare, i pescatori sportivi, anche fuori dal periodo di divieto generale, per poter effettuare catture di tale specie devono essere in possesso di uno specifico nulla-osta rilasciato dagli uffici delle Capitanerie di porto, a similitudine di quanto avviene per il tonno rosso (Thunnus thynnus).
Il divieto fissato dallo Stato italiano deriva dalla Raccomandazione 11-03 dell’ICCAT (International Commision for the Conservation of Atlantic Tunas), l’organizzazione internazionale di cui è parte contraente l’Unione Europea (ed alle cui determinazioni sono dunque vincolati gli stati membri di quest’ultima), che tutela gli stock ittici di varie specie oggetto di eccessivo sfruttamento, sia nell’Oceano Atlantico che nel Mediterraneo (fra le quali appunto, tonno rosso e pesce spada). La violazione di tale divieto comporta l’applicazione di rilevanti sanzioni (pari o superiori a 4.000 euro per i pescatori professionali ed a 1.000 per gli sportivi), oltre al sequestro del pescato e degli attrezzi utilizzati per effettuare le catture di pesce spada.




