E’ stata una celebrazione toccante e commovente, la santa messa per la “gente di mare”, svoltasi ieri sera, organizzata dalla Lega navale di Crotone, dal santuario B. V. Maria di Capocolonna e dalle associazioni nautiche. Più’ di trenta imbarcazioni, gremite di fedeli, di Lega navale Crotone, Yachting Kroton club, associazione marinai d’Italia, pescatori e Capitaneria di porto hanno partecipato alla liturgia eucaristica, che si è’ svolta in mare, nello specchio d’acqua tra il molo Sanità e la passerella. In un’atmosfera quasi surreale, al calar della sera, con i bagnanti a seguire la messa dal litorale, ha officiato la funzione don Bernardino Mongelluzzi, parroco del santuario di Capocolonna, a bordo del suo gozzo “Regina di Capocolonna”. Il ponte di comando della piccola imbarcazione si è’ trasformato in altare, per una sera. Don Bernardino ha ricordato nell’omelia in particolare i migranti vittime del mare, che non sono riusciti a coronare il sogno di approdare in un altro Paese in cerca di un futuro migliore e tutti coloro che hanno perso la vita in mare. Poi, don Bernardino a bordo di un gommone ha distribuito la comunione ai fedeli sulle altre imbarcazioni. “E’ stata una messa di mare partecipata emozionante e toccante – ha spiegato il presidente della Lega navale di Crotone, Giovanni Pugliese – anche questo contatto spirituale col mare fa parte del modo di essere di Lega navale. Un’esperienza che sicuramente ripeteremo nel tempo” . Al termine della messa, a bordo di un gommone, il presidente di LNI Crotone, Giovanni Pugliese, e il presidente provinciale dell’associazione Marinai d’Italia, Salvatore Zito, si sono portati al largo per deporre in acqua una corona di fiori in memoria delle vittime del mare.
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