L’Ordine degli Ingegneri, attraverso la sua Commissione Ambiente, si rende disponibile fin da subito ad affiancare le Amministrazioni come supporto tecnico operativo per una sinergica ed efficace strategia operativa nel settore dei rifiuti. Alla luce della continua evoluzione normativa e dei percorsi indicati dalle nuove strategie dell’Unione Europea finalizzate a raggiungere l’obiettivo “Discarica zero”, la situazione italiana, e ancor di più lo stato in cui si trova attualmente la Calabria, lascia in realtà piuttosto perplessi. L’obiettivo vincolante entro il 16 luglio 2016 è ridurre al 35% i rifiuti biodegradabili da conferire in discarica, in particolare mediante il riciclo, il compostaggio, la produzione di biogas o il recupero di materiali/energia. Entro un anno, le Regioni sono tenute a integrare la loro pianificazione territoriale con le indicazioni e gli obiettivi contenuti nel Programma nazionale.
LA SITUAZIONE IN CALABRIA – Per definire lo stato attuale del sistema calabrese bisogna analizzare e valutare alcuni indicatori che restituiscono in maniera chiara il quadro del sistema regionale di gestione rifiuti. La Regione Calabria ha una percentuale di raccolta differenziata del 14,7 % (con la provincia di Reggio Calabria all’8.3 %, la provincia di Crotone al 9.8 %, la provincia di Vibo Valentia al 14.7 %, la provincia di Catanzaro al 16.0 % e la provincia di Cosenza al 20.4 %). Ulteriore dato rappresentativo del quadro regionale è fornito dall’analisi delle modalità di trattamento/smaltimento del rifiuto urbano residuo. A tale riguardo, il rapporto ISPRA evidenzia che in Calabria lo smaltimento in discarica ha interessato nell’anno 2013 il 71% del rifiuto urbano prodotto (circa 591.000 tonn), contro il 37% della media nazionale. Il sistema regionale di gestione rifiuti sostanzialmente è inadeguato alle esigenze dettate dal quadro normativo nazionale e comunitario; un sistema che ha fatto ricorso per lungo tempo, e continua a farlo, alle deroghe del commissariamento prima ed alle ordinanze presidenziali contingibili ed urgenti poi. La Legge Regionale n°14 dell’agosto 2014, “Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Calabria”, in recepimento delle linee guida nazionali, prevede il riordino del servizio di gestione rifiuti in Ambiti coincidenti con i confini Provinciali e ne affida le relative funzioni amministrative alle Comunità d’Ambito (intese come Comuni associati a livello d’Ambito). L’applicazione di tale opportunità appare come una occasione per efficientare ed ottimizzare, sia pur nel medio-lungo periodo, un sistema di gestione che oltre a non essere in grado di garantire efficacia ambientale e livelli di servizio adeguati, ha raggiunto costi ormai insostenibili per i comuni e, conseguentemente, per i cittadini.




