Nella incantevole cornice del Cavalieri Hilton Hotel di Roma, si è tenuta nella serata di sabato 21 novembre, la premiazione del concorso “Next in Wine 2015”. L’occasione è delle più rinomate ed importanti del panorama vitivinicolo italiano: la presentazione della guida “Bibenda 2016”, redatta dalla Fondazione Italiana Sommelier. L’imponenza della manifestazione è sottolineata dai grandi numeri e dalla qualità dei prodotti presenti, tanto da potersi oramai considerare un vero e proprio evento cult per chi si occupa di produrre, vendere o semplicemente assaggiare il nettare di Bacco. All’interno di questo autorevole scenario, avveniva la premiazione di “Next in wine”, concorso che premia su scala nazionale i nuovi talenti della “Vigna Italia” under 35, capaci di guardare al futuro con idee innovative, mantenendo comunque saldo il legame con le proprie radici. Il premio è ideato da Simonit&Sirch Preparatori d’Uva e sostenuto, tra gli altri, anche dalla stessa Fondazione Italiana Sommelier. La giuria, composta dai maggiori esperti del settore a livello mondiale, ha operato un’attenta (e non certo semplice) selezione tra i viticoltori di tutt’Italia. Numerosissime infatti le partecipazioni al prestigioso concorso, tra le quali sono stati scelti i tre finalisti vincitori dell’ambito premio.
La storia dei due fratelli cirotani, Rocco e Gabriele De Mare, coadiuvati da figure di rilievo nell’ambito dell’enologia italiana, all’interno di una cantina di nuova costruzione e dotata di macchinari all’avanguardia, ha certamente colpito sino a convincere i giudici delle indubbie qualità dei due ragazzi nel campo vitivinicolo. E’ un premio questo “alla millenaria tradizione della terra di Calabria, dove i vincitori delle Olimpiadi in età classica venivano premiati con il vino di Cirò”, poiché Cantine De Mare “coltiva il Gaglioppo e Greco Bianco assieme a vitigni internazionali come il Merlot ed il Sauvignon” praticando “una viticoltura sostenibile” e valorizzando “la qualità delle uve”, come si evince dalla motivazione letta alla consegna del premio. La giuria dunque, ha premiato i “nuovi viticoltori” in grado di “sviluppare una viticoltura sostenibile e di mettere al centro della loro attività l’innovazione, nel vigneto e in cantina, sostenuta dalla conoscenza”. Novità di quest’anno del premio è che i tre finalisti saranno ospiti in alcune fra le più blasonate aziende della penisola, per un’esperienza formativa e di confronto di primissimo rilievo. Anche in quella sede, i giovani fratelli De Mare esporteranno la cultura del “saper fare il vino Cirò”, con la loro mentalità votata al rispetto delle tradizioni ed al contempo proiettata all’innovazione. Il territorio vitivinicolo della D.o.c. Cirò dimostra ogni giorno di più il suo essere presente su larga scala. Questo riconoscimento sottolinea ancora una volta la crescita e la competitività qualitativa raggiunta dalle aziende del vino del nostro paese.





Complimenti a Rocco e Gabriele.
Questo successo dimostra che i sogni possono diventare realtà e quindi nella nostra terra possiamo ancora sognare.
In bocca al lupo per le vostre prossime sfide future.