Partecipanti al Convegno, i rappresentanti delle principali associazioni che operano sul territorio di Cirò Marina, il Sindaco Dott. Nicodemo Parrilla con la consorte, e in rappresentanza del Comune di Cirò l’Assessore Prof. Francesco Mussuto, il rappresentate del Lions. Club Cirò Marina Arch. Mario Patanisi, il Presidente dell’Associazione Marinai D’Italia, il Presidente della FIDAPA ed il Presidente dell’Interact Salvatore Mingrone.
Al cerimoniale iniziale gestito dal bravissimo prefetto del Club Avv. Giuseppe Seminara è seguita una dolce melodia dalle corde dell’arpa accarezzata dal bravissimo maestro Maria Vyazigina.
Ha aperto i lavori il Presidente del Rotary Club Dott. Salvatore Terminelli indicando quello che è il tema dominante del programma che il Club intende portare avanti, la cultura:
Sintesi del mio discorso :
Se un’amministrazione locale decide di investire sulla cultura, non sempre tale scelta è vista come la migliore; infatti vi è più visibilità da parte del contribuente nella raccolta dei rifiuti o nella manutenzione stradale rispetto all’evento culturale. Cosi chè gli amministratori che possiamo definire illuminati, sono, di fatto, considerati dalla maggioranza dei cittadini scellerati poichè a loro avviso le priorità sarebbero altre., accusando di sprecare risorse per il superfluo.
Spetta pertanto a noi associazioni di servizio lavorare in sinergia ed in aiuto alle Istituzioni la dove vi è la concreta possibilità di dare un fattivo contributo allo sviluppo del territorio in termini culturali
Il Rotary è fondamentalmente un fatto di cultura ed è un impegno, lavorare per il bene della collettività diffondendo la cultura dare un servizio al territorio che a noi non costa nulla
Qui sta, anche, il motto presidenziale: “Rotary: Making A Difference”.
Il Rotary è, e deve essere, una differente maniera di fare service.
Ed ogni rotariano ogni cittadino deve sentire il piacere di fare la differenza, servire il proprio territorio al di sopra di ogni interesse personale
Ma abbiamo noi adulti consapevolezza di quello che è il nostro ruolo rispetto ai ragazzi ? ai giovani?
Ci impegnamo così tanto da dare quel contributo necessario a modificare modelli di comportamento oggi dilaganti e che hanno portato i nostri giovani a vivere nella solitudine in un mondo virtuale ed a dialogare solo ed esclusivamente con whatts up
Conoscere il passato per non ripetere gli errori, si inserisce in questo contesto il richiamo a quelli che sono stati i principi che hanno ispirato la rivoluzione d’Ottobre perché ciò che è accaduto nel 1917 in Russia ci faccia riflettere
Un intero popolo in armi stremato dalla fame e da una guerra di cui non capiva la ragione prima con la Cina e poi con le potenze occidentali
Ma è’ utile ripercorrere e ripensare la storia della rivoluzione russa?
Perché, anche se l’Urss è scomparsa, l’eredità dell’opera di Lenin e Stalin non si è affatto dissolta. «Per oltre due secoli, dall’epoca dello zar Pietro il Grande e in parte anche da prima, la Russia aveva cercato di avvicinarsi all’Europa. E ci era riuscita, come dimostra la sua fioritura culturale nell’Ottocento. Ma la rivoluzione d’Ottobre segna una frattura che non si è più sanata. Con il regime sovietico inizia una divaricazione a cui neppure la caduta del comunismo ha posto rimedio. Mentre alcune componenti dell’impero smembrato, dall’Ucraina alla Georgia, sono attratte dall’Europa, le forze che spingono in tal senso a Mosca sono molto più deboli che in passato. In questo come in altri aspetti il regime di Vladimir Putin è segnato dal lascito sovietico».
«Ma Lenin fu il primo ad essere colto di sorpresa dagli eventi: poco prima che cadesse lo zar, aveva dichiarato nel suo esilio svizzero che non sarebbe vissuto abbastanza per vedere il socialismo in Russia. Poi colse con grande abilità ed energia l’occasione rivoluzionaria che si era presentata, ma nell’ultimo periodo della sua vita si chiedeva se avesse fatto bene. Siamo saliti sul treno, scrisse, però non sappiamo se vada nella direzione giusta».
Dopo l’introduzione del Presidente, la relazione della Dott.ssa Antonella Cosentino, Vice Sindaco di Crotone che ha ripercorso le tappe fondamentali che hanno dato origine al partito dei menscevichi e successivamente con l’avvento dei bolscevichi alla rivoluzione di Ottobre 1917.
Con dovizia di particolari la Dott.ss Cosentino ha saputo coinvolgere l’intero pubblico presente in sala riportandolo indietro di cento anni e facendo rivivere quella che era la reale situazione politico economica dell’Impero Zarista che ha determinato la sommossa popolare
La Dott.ssa Kisseleva Olga Presidente dell’associazione “Italia Russia Cultura e Lingua senza Frontiere” ha relazionato sull’intellighenzia Russa ai tempi della rivoluzione e di come quell’elite culturale che rappresentava il meglio della società culturale europea si sia spenta nel tempo
Il Gen Div. Giovanni Albano che ha avuto incarichi di prestigio quali addetto per la Difesa e Diplomatico presso l’Ambasciata d’Italia a Sofia, responsabile della Logistica di scacchiere nelle operazioni NATO in Bosnia – Herzegovina, Comandi Internazionali ed interforze della NATO ha sviscerato l’argomento con alcuni racconti inediti e vissuti da lui personalmente nel periodo di disgregazione dell’Impero ex sovietico, dal crollo del muro di Berlino, periodo da Lui vissuto personalmente quale addetto militare alla cattura di Cheaucesku alla nascita della democrazia in Bulgaria prestando collaborazione ad alcuni partiti di opposizione in Bulgaria per pubblicare il primo giornale non di partito il cui titolo è stato da lui deciso “DEMOCRAZIA” scritto in cirillico.
Il Governo Bulgaro ed il Presidente della Repubblica cui ha sempre prestato collaborazione per l’avvio della Democrazia è sempre stato riconoscente nei suoi confronti e qui sta una chicca rivelata dallo stesso Generale in quanto poliglotta e parlando anche la lingua Bulgara, il Presidente della Bulgaria gli ha permesso di leggere il fascicolo riservato e relativo al terrorista ALI’ AGCHA’ che aveva tentato di uccidere il Pontefice Giovani Paolo II, su questa vicenda il Generale ha effettuato delle considerazioni su un mistero che ha sconvolto il mondo ma che sicuramente ha determinato il crollo del blocco comunista ex sovietico
Ad Agosto del 1991 veniva costretto a tornare dalle vacanze perché la situazione in Unione Sovietica stava precipitando.
La serata è stata allietata dalle corde dell’arpa sollecitate dal bravissimo Maestro Maria Vyazigina anche essa di origine russa.
A termine della serata il Presidente ha consegnato agli ospiti un libro sulla storia di Cirò scritto dal compianto Mons. Terminelli Antonino il gagliardetto del Club ed alle Sig.re un omaggio floreale.














