“Quando mi sono trasferito in un’università americana nel 1993 (ma sembra martedì scorso) avevo la predisposizione britannica a deridere la serietà degli americani”, scrive Simon Kuper sul Financial Times: “All’epoca cercavo degli esempi assurdi di una nuova moda chiamata ‘politicamente corretto’ (P
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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