In un imprecisato mattino d’inverno del 1896 il maestro Costantino Palumbo, illustre concertista e insegnante di pianoforte principale nel Conservatorio di Napoli, entrò nella sala professori dell’antico convento di S. Pietro a Majella per firmare il registro delle presenze. Abbigliamento curato, an
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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