Sono le frasi che l’ex Sindaco e ex presidente del consiglio di Cirò Marina, e attuale consigliere comunale di minoranza Giuseppe Russo avrebbe detto prima di uscire dalla pubblica assise qualche giorno fa.
Tale visione stereotipata e sessista delle donne è certamente da stigmatizzare, soprattutto qualora venga perpetrata da uomini che assumono o han assunto ruoli pubblici di rilievo per così tanti anni come il consigliere Russo.
Gli attacchi misogini nei confronti delle donne impegnate in politica, sia candidate che elette, sono materialmente visibili e palpabili nella vita pubblica di tutti i giorni.
Chi, invece della normale dialettica politica, preferisce le battute da osteria, aggrappandosi a caratteristiche personali o al genere del suo interlocutore, trascende certamente in un vile tentativo di grottesca prevaricazione.
Questo tentativo di “zittire” le colleghe donne mi ricorda come lo scorso febbraio il leader del partito liberaldemocratico giapponese Toshihiro Nikai abbia invitato le deputate donne alle riunioni di partito, a patto che rimanessero totalmente in silenzio. Un atteggiamento che rievoca, altresì, il titolo del libro della procuratrice Manzini “Fai silenzio ca parrasti assai”. Dovremmo, invece, tutti cercare di promuovere un ancora maggiore protagonismo femminile nella vita pubblica.
Io stessa ho redatto e promosso nelle assisi comunali negli anni precedenti la proposta di legge regionale ad iniziativa dei consigli comunali sulla doppia preferenza e le quote di genere nella legge elettorale calabrese. Una innovazione legislativa che, grazie anche all’impegno di amiche e colleghe come la deputata Elisa Scutellà, oggi ci permette di poter dire la nostra a livello politico extracomunale.
Alle amministratrici di Cirò Marina, invece, va la mia vicinanza, il mio sostegno e il mio augurio di prosieguo di buon lavoro, ma la solidarietà mi sento di esprimerla direttamente al Sindaco Sergio Ferrari perchè chi offende le donne, ferisce la democrazia e la comunità intera.





