Il territorio Calabrese viene violentato e consumato dalla logica capitalista ed inumana a favore di pochi per il male di molti. Il tutto avviene per di più senza alcun coinvolgimento preventivo sia della politica che delle istituzioni; un silenzio assordante che mette in risalto il fatto che la Calabria, ancora oggi, viene considerata mera “terra di conquista, colonia e periferia del mondo”.
La situazione si palesa con la realizzazione del grande parco eolico marino richiesto dalle società Repower Renewable SPA con sede a Venezia dalla Minervia Vento SRL con sede a Milano. Le stesse hanno richiesto la concessione demaniale per l’installazione off-shore di pale eoliche gallegianti, e che riguarda una zona di mare che partirebbe da Isola Capo Rizzuto e finiribbe a Monasterace Marina, una striscia di mare ionico davvero vasta. Insomma, sempre la solita storia: Calabria che non solo viene considerata “terra di conquista”, ma anche terra dove ognuno è padrone del mondo; ognuno di quelli che vuole investire a discapito del popolo, dell’ecosistema,delle risorse turistiche e paesaggistiche. Non è certamente sufficiente un Comunicato Stampa del Consiglio Comunale di Crotone a fare luce sulla situazione se non si producono osservazioni e controdeduzioni., tanto più che queste dovrebbero essere prodotte entro 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta delle multinazionali.
Come Partito Comunista riteniamo che ci sia bisogno prima di un’adeguata campagna di informazione sulla vicenda, e da parte nostra di azioni forti e concrete per impedire un ulteriore scempio del nostro territorio ed in particolare di una grande risorsa come il mare.Non erano forse sufficienti le piattaforme per l’estrazione del metano?
La fascia Ionica sarebbe deturpata di bellezze naturali, di luoghi ameni e storici che irreversibilmente verranno perse!I pescatori e la marineria calabrese, per questi motivi avranno il nostro appoggio incondizionato nella battaglia per impedire questo obbrobrio e questo ulteriore colpo all’economia settoriale;si assisterebbe all’ulteriore perdita di lavoro di centinaia di famiglie che ,di fatto,perderebbero il loro lavoro con la fine di questa attività.
Ci schieriamo totalmente con l’azione di Pino Greco e dell’associazione “Fabbrikando l’avvenire”,pronti a denunciare cio’che sta accadendo.
Il Partito Comunista ,pertanto ,chiedechiede un intervento forte e deciso a livello parlamentare affinché si possa far chiarezza,provandola scientificamente,delle conseguenze che da questo megero progetto ne possa derivare.
La Calabria non ha ulteriore bisogno di energia elettrica,visto che la sua produzione supera di gran lunga il 90% e ne persegue l’esportazione fuori Regione:la Calabria ha bisogno di Lavoro e diritti!





