Durante questi mesi estivi, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini, residenti e non, riguardo ai diversi problemi che affliggono Cariati. Come consiglieri comunali, abbiamo sollecitato spiegazioni a chi di dovere per ciascuna delle criticità segnalate. Tuttavia, ci troviamo in un contesto in cui sembra vigere una strana regola, probabilmente imposta da qualcuno, secondo cui i problemi del paese non debbano essere discussi. Coloro che in passato si adoperavano per diffondere e denunciare qualsiasi situazione incresciosa o difficile di qualsiasi tipo, ora, per convenienza politica, hanno smesso di dare voce al popolo. Nel frattempo, il Comune di Cariati ha comunicato per mesi solo notizie di improbabili partecipazioni “massicce” a ogni evento, mentre centinaia di persone che hanno provato a contattare il Comune non hanno ricevuto risposta. Così, ci ritroviamo a raccogliere i cocci di un’estate in cui i vecchi problemi si sono semplicemente ripresentati. Crisi dell’acqua: Le interruzioni nella fornitura di acqua potabile sono state frequenti, e le informazioni fornite dal Comune di Cariati e dall’amministrazione Minò sono state scarse, causando disagi significativi. Tuttavia, la situazione di Cariati non è solo legata alla crisi generale che ha colpito la Calabria, ma si ripete ogni anno. Nonostante le promesse elettorali in stile “Cetto La Qualunque”, anche quest’anno è mancata l’acqua. È urgente un intervento serio e maggiore attenzione. Ricordiamo, infatti, il caso del trasformatore del Petraro, bruciato per mancata manutenzione, mentre ai cittadini è stato detto che la causa erano le alte temperature. I problemi di approvvigionamento hanno richiesto l’utilizzo di cisterne, ma non è stata fornita alcuna comunicazione ufficiale e non risultano atti comunali in merito, nonostante si tratti di una questione fondamentale per la salute pubblica. Molti cittadini lamentano che l’amministrazione abbia agito in modo discriminatorio, creando “figli e figliastri”.
Sistema fognario: I problemi noti con il sistema fognario hanno reso difficili diversi giorni per i bagnanti, come avvenuto in località San Paolo, con ordinanze che non hanno risolto la situazione e che sono state rimosse nonostante le criticità persistessero. Tutto ciò è avvenuto senza un comunicato stampa da parte dell’amministrazione, una mancanza che reputiamo irresponsabile, poiché chi frequentava le zone interessate non ha ricevuto indicazioni chiare su come comportarsi. Anche questa problematica presente da anni è rimasta irrisolta. Parcheggi: Nonostante un consiglio comunale convocato in fretta per approvare le tariffe del nuovo parcheggio vicino al cimitero, questo è rimasto ad accesso libero. Nel frattempo, il nuovo marciapiede fuori Porta Pia è stato utilizzato come parcheggio auto, creando una situazione pericolosa.
Conflitti tra cittadini: Sono emerse tensioni tra cittadini riguardo, ad esempio, al posizionamento dei tavolini dei locali pubblici. In queste situazioni, l’amministrazione ha mostrato una propensione a lavarsene le mani, agendo alla Ponzio Pilato, magari rassicurando e favorendo alcuni a scapito di altri, generando anche qui disparità di trattamento.
Problemi ambientali: L’isola ecologica è ancora chiusa. Come sono smaltiti i rifiuti ingombranti accumulati nell’ultimo anno, dato che il servizio di ritiro a domicilio funziona con tempi inadeguati? Speriamo nella pazienza e nel senso civico dei cittadini, ma abbiamo ricevuto segnalazioni di discariche abusive (ad esempio, nella zona del fiume Nica, in Contrada Brica o vicino ai villaggi turistici) che non sono state bonificate a causa, secondo gli uffici comunali, della mancanza di fondi. Come è possibile? Da molte segnalazioni, emerge anche la necessità di un controllo urgente degli alvei dei torrenti. Questi problemi evidenziano la necessità di una gestione più efficace e trasparente da parte delle autorità locali.
Opere pubbliche: Un’altra situazione preoccupante riguarda le opere pubbliche consegnate alla comunità in condizioni pietose, come la palestra all’aperto a San Cataldo: sassi enormi che cadono dalla ferrovia senza alcuna rete protettiva, il terreno su cui si trovano gli attrezzi è mal curato, e un pino, estirpato dal lungomare e mal trapiantato, completa il quadro desolante. Ed è meglio fermarsi qui, per non infierire ulteriormente…
Politiche sociali: Dopo un anno e un’altra estate, ancora non siamo a conoscenza di politiche sociali in difesa delle fasce più deboli, mentre è previsto un ulteriore impoverimento economico. Che fine ha fatto il “PAL” – Piano Attuativo Locale per il Contrasto alla Povertà? Da quanto sappiamo, l’equipe non è nemmeno stata completata!
Situazione Ospedale: Nonostante il cambio di amministrazione, continuiamo a registrare, nell’ultimo anno, una mancanza di impegno e un silenzio che sembra volto a non disturbare presunti amici in Regione. Eppure, Cariati è stato un esempio nella difesa del diritto alla salute. Noi continueremo, in quanto cittadini, a pretendere una sanità pubblica per tutti. Alla luce di tutto ciò, non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione per il crescente sentimento di timore che molti cittadini avvertono nel denunciare le criticità. Questo, a nostro avviso, rappresenta un serio campanello d’allarme per una comunità che aspira a essere sana e democratica.
Le Lampare Bassojoniocosentino