
Nell’ambito del progetto “il Rotary per il patrimonio artistico e culturale”, il Club di Santa Severina , presieduto da Pasquale Sestito, ha promosso e finanziato il restauro della settecentesca statua della Patrona del borgo.
Il restauro è stato curato dal Dott. Giuseppe Mantella ,già noto per aver eseguito, di recente, a Roma, i restauri del baldacchino e della cattedra di San Pietro e dell’Estasi di Santa Teresa entrambi del Bernini e anche in diocesi ha, magistralmente,restaurato il Crocifisso di Cutro e l’Ecce Homo a Mesoraca.
Nel corso della riconsegna della statua alla comunità, il Dott.Mantella ha,dettagliatamente, descritto le diverse fasi dell’intervento che è stato effettuato.
La statua versava in condizioni precarie specialmente per la stabilità e ha avuto bisogno di un importante consolidamento, ma molta cura è stata dedicata al recupero delle parti pittoriche molto deteriorate che, ne hanno confermato ,con apposite analisi, la vetustità .
La statua datata 1790, è di cartapesta e probabilmente si tratta di un’opera effimera, nata come prototipo per la più importante statua argentea realizzata nel 1792 che, sarà oggetto di un prossimo restauro.
La statua della “ monaca martire”, come, appunto, viene indicata Santa Anastasia, è nota per il particolare di reggere nella mano sinistra un sacro testo su cui poggia la rappresentazione della città di Santa Severina in memoria di un terribile terremoto che nel 1783 danneggiò il marchesato risparmiando, però,il borgo.
Tale opera di restauro si è svolta sotto l’attento controllo della Sopraintendenza ai beni culturali.
Anche il nuovo Vescovo, S.E. Mons. Alberto Torriani, ha partecipato all’evento con una riflessione sulla bellezza che ritorna e che sarà sicuramente fonte di luce spirituale per la comunità.
Lo stesso ha poi benedetto la statua che sarà conservata all’interno del Museo Diocesano.






