
Un sogno a due ruote lungo oltre 17.000 chilometri, attraverso deserti, montagne e steppe, vissuto in solitaria e con il cuore rivolto alla propria terra d’origine. Antonio Minarchi, originario di Cirò Marina, ha compiuto un’impresa straordinaria: ha raggiunto la Mongolia in sella alla sua moto, dopo due mesi di viaggio e l’attraversamento di 10 Paesi.
Partito da Lucca, punto di avvio simbolico del suo itinerario, Antonio ha percorso un tragitto affascinante e complesso che lo ha condotto attraverso Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Afghanistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Russia, fino a giungere – oggi – nella tanto agognata Mongolia.
Il viaggio, affrontato senza alcun supporto tecnico o logistico, è stato una vera prova di resistenza fisica e mentale. Tra strade impervie, condizioni climatiche estreme, controlli doganali rigorosi e difficoltà linguistiche, Antonio ha dimostrato una straordinaria determinazione. Spinto dalla passione per l’avventura e dal desiderio di scoprire il mondo, ha superato ogni ostacolo con coraggio e spirito di adattamento.
Non si è trattato solo di un’impresa motociclistica, ma di un percorso interiore. Un viaggio alla scoperta di sé stessi, del silenzio delle montagne e della voce delle culture incontrate lungo la strada. E a ogni tappa, Antonio ha portato con sé un pezzo della sua Calabria, raccontando con orgoglio le sue origini, la sua Cirò Marina.
Il suo ritorno sarà certamente atteso con entusiasmo, ma già oggi, al traguardo raggiunto, la sua storia commuove e ispira. Antonio Minarchi ci ricorda che i confini sono fatti per essere attraversati, che la volontà può portarti ovunque e che anche da un piccolo paese del sud Italia si può partire per scrivere una storia straordinaria.
Un viaggio, il suo, che diventa simbolo di libertà, tenacia e amore per la scoperta. Un esempio per tutti: accendere il motore, scegliere una direzione e non fermarsi mai. Perché la meta è importante, ma è lungo la strada che si costruiscono i sogni.










