
La rivoluzione della mobilità elettrica sta trasformando il modo di concepire i viaggi su strada, con i SUV elettrici che rappresentano la sintesi perfetta tra spazio, comfort e sostenibilità ambientale.
Chi si avvicina per la prima volta al mondo delle auto Full Electric spesso si interroga su tempi e modalità di ricarica, elementi fondamentali per pianificare spostamenti senza ansie da autonomia.
In questa guida completa analizzeremo ogni aspetto della ricarica dei SUV elettrici, dai costi effettivi alle strategie più efficaci per ottimizzare tempi e percorsi.
Tempi di ricarica: dalla wallbox domestica alle colonnine ultra rapide
La ricarica domestica attraverso wallbox rappresenta la soluzione più economica e comoda per i possessori di SUV elettrici, con tempi che variano sensibilmente in base alla potenza installata: una wallbox da 7,4 kW richiede circa 6-12 ore per ricaricare completamente una batteria da 50-80 kWh, mentre modelli più potenti da 22 kW riducono i tempi a sole 2-5 ore.
Le colonnine pubbliche Fast DC da 50-100 kW permettono di recuperare l’80% della carica in 30-60 minuti, tempistiche che si riducono ulteriormente con le stazioni Ultra Fast da 150-350 kW capaci di completare la ricarica dal 10% all’80% in soli 15-30 minuti.
I modelli più avanzati possono sfruttare potenze fino a 350 kW, raggiungendo l’80% di carica in appena 18-22 minuti, mentre SUV come il Nuovo Lexus RZ Full Electric con la sua architettura a 400V offre tempi competitivi mantenendo un perfetto equilibrio tra velocità di ricarica e longevità della batteria.
Quanto costa ricaricare un SUV elettrico nel 2025
Il costo della ricarica domestica in Italia si attesta mediamente tra 0,13 e 0,17 €/kWh per la sola componente energia, traducendosi in una spesa di circa 10-14 euro per un “pieno” completo di un SUV con batteria da 80 kWh, con un costo per 100 km che oscilla tra 2,30 e 3,10 euro.
Le colonnine pubbliche presentano tariffe significativamente più elevate: le stazioni AC partono da 0,35-0,45 €/kWh, mentre le Fast DC oscillano tra 0,60 e 0,90 €/kWh a seconda della potenza erogata, con operatori come Ionity che applicano 0,89 €/kWh in modalità pay-per-use ma scendono a 0,47 €/kWh con abbonamento mensile.
L’installazione di una wallbox domestica richiede un investimento iniziale di 1.000-2.300 euro tutto compreso, ammortizzabile nel tempo grazie al risparmio sui costi di ricarica, specialmente se abbinata a un impianto fotovoltaico che può ridurre il costo dell’energia quasi a zero durante le ore diurne.
I migliori SUV elettrici: autonomia e velocità di ricarica a confronto
Nel panorama dei SUV Full Electric premium, alcuni modelli offrono autonomie fino a 600 km con potenze di ricarica che raggiungono i 170 kW.
La categoria dei SUV elettrici compatti vede protagonista il Nuovo Lexus UX Full Electric, che si distingue per l’affidabilità della tecnologia Full Electric sviluppata in oltre 15 anni di esperienza nel settore dell’elettrificazione.
Le architetture a 800V presenti su modelli come Hyundai Ioniq 5 e Kia EV6 rappresentano il futuro della ricarica ultra-rapida, permettendo di sfruttare appieno le colonnine da 350 kW per tempi di ricarica inferiori ai 20 minuti, mentre i SUV con architettura a 400V mantengono costi più contenuti pur garantendo prestazioni di ricarica adeguate per la maggior parte delle esigenze quotidiane.
Pianificare il viaggio perfetto: app e strategie per ottimizzare le soste
La pianificazione intelligente dei viaggi in SUV elettrico passa attraverso l’utilizzo di app specializzate come A Better Routeplanner (ABRP) che calcola automaticamente le soste necessarie in base al modello di veicolo, alle condizioni meteo e allo stile di guida, mentre Chargemap e PlugShare offrono database aggiornati dalla community con recensioni, foto e disponibilità in tempo reale delle colonnine.
Le strategie di ottimizzazione prevedono di programmare soste ogni 2-3 ore coincidenti con pause pranzo o caffè, mantenere la batteria tra il 20% e l’80% per massimizzare la velocità di ricarica, e identificare sempre 2-3 alternative per ogni punto di ricarica pianificato evitando così spiacevoli sorprese.
Per massimizzare il risparmio è fondamentale sfruttare la ricarica domestica nelle fasce notturne F23, valutare abbonamenti con gli operatori se si effettuano più di due ricariche mensili pubbliche, e utilizzare le app per confrontare in tempo reale i prezzi delle diverse reti, ricordando che hotel e strutture ricettive offrono sempre più spesso ricariche gratuite o a tariffe agevolate per i propri ospiti.




