Nella giornata di ieri il consigliere di minoranza del comune di Cariati Mario Sero, nonchè capogruppo di ‘Unione civica Cariati nel cuore’ ha rassegnato le dimissioni. “Avrei dovuto rassegnarle all’indomani dell’esito elettorale del 2011 ma penso, anzi ne sono certo, nessuno avrebbe compreso – spiega in una lettera inviata alla redazione – negli ultimi tre anni ho esercitato la carica di consigliere comunale di minoranza (o di opposizione che dir si voglia) in maniera sempre meno convinta e nella consapevolezza d’ un ruolo, il mio, divenuto, con il passare del tempo, inutile; non milito più, per mia scelta, in nessun partito politico per aver restituito la tessera del PD, dopo 33 anni di militanza, a seguito e non solo- sia chiaro- della chiusura del Tribunale di Rossano. Il PD, appunto, c’era una volta un partito di sinistra, c’era una volta Berlinguer… ma questa è un’altra storia! Mi ha sempre appassionato la politica “pura”, ma debbo constatare, senza voler assurgere al primo della classe, di non trovare interlocutori con i quali confrontarmi o condividere le mie idee rigorosamente e sfacciatamente di “sinistra”; non ha più senso, almeno per me, continuare a predicare in un deserto di idee e di uomini, invocare il voto d’opinione, ispirarsi e/o improntare l’ azione politica ai valori, politici e non, espressi da Berlinguer, Guevara, Moro, Kennedy e, per finire, da Giovanni Falcone.
La sconfitta, l’umiliazione e lo schiaffo politico, assestatomi alle ultime competizioni amministrative, non mi consentono di proseguire oltre e, pertanto, è giusto e doveroso “arrendermi” per rispetto sia del dato elettorale e, soprattutto, di me stesso. Spero tanto che questo mio “piccolo” gesto possa servire, quanto meno, come momento di riflessione, spero che non venga percepito come un atto di codardia, ignavia o incapacità e spero ne venga compresa la reale finalità che lascio all’intuito ed alle intelligenze degli elettori tutti; alla fine mi sono arreso, è vero, ma sia ben chiaro e rimanga impresso nella mente: “nessuno e’ mai riuscito a farmi prigioniero”; in quasi 18 anni di permanenza in consiglio comunale non ho mai svenduto o venduto il mio voto per fini personali, familiari o di parte; ho sempre voluto anteporre gli interessi della collettività a quelli miei personali; non rinnego nulla delle mie prese di posizioni o battaglie politiche, dalla lotta in difesa dell’ospedale di Cariati, del Tribunale di Rossano e della difesa del Territorio che stava per essere, mortalmente, “violentato” dalla apertura d’una discarica per rifiuti speciali. Il mio ultimo invito agli elettori: siate spiriti liberi, sempre, soprattutto quando vi recate ai seggi elettorali. Ringrazio, infine, quanti, nel 2006 e nel 2011, mi hanno sostenuto ,quanti hanno creduto assieme a me che il voto,libero e d’opinione, avrebbe potuto avere il sopravvento sulla politica faccendiera, clientelare e del malaffare. Purtroppo cosi non è stato, abbiamo perso, anzi, ho perso!”.




