Il Coordinamento delle RSU della Provincia di Crotone chiede con forza alla Regione Calabria e ai Comuni di pronunciarsi su come si intende riordinare le funzioni assegnate dalla Costituzione e nel tempo dalla stessa Regione alle Province. A tutt’oggi, infatti, nessuno ha inteso chiarire l’intenzione in merito a tali deleghe e funzioni. “Il tempo delle fasi interlocutorie – afferma Vincenzo Malacari – è terminato in quanto le Province e la Città Metropolitana dovranno procedere entro il 31/01/2015, cosi come previsto dalla legge di stabilità 2015, alla rimodulazione della dotazione organica con il taglio, rispettivamente del 50% e de 30% della spesa del personale. Non è tuttavia possibile pensare che tale operazione possa essere allegramente fatta senza una chiara proposta della Regione e dei Comuni”.
“Così restando, le Province – già in difficoltà economica-finanziaria per i tagli subiti – cadrebbero in empasse il cui unico risultato sarebbe la scomparsa di qui a brevissimo dei servizi a favore dei cittadini. Chiediamo con forza alla Regione, all’ANCI e a tutti i Comuni di bloccare procedure di e/o concorsuali in atto in modo da consentire, cosi come previsto dalla legge di stabilità, la ricollocazione del personale ritenuto in esubero. Insieme ai Colleghi – continua Malacari – di tutte le province italiane ci stiamo adoperando al fine di portare avanti alcune proposte, che immaginiamo condivise anche dalla Regione: Costituzione di un apposito fondo a garanzia della copertura finanziaria per il periodo necessario alla definizione delle procedure di trasferimento del personale determinato in base al costo del personale con qualifica e profilo professionale; Eliminazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità per l’anno 2014 per le Province; Richiesta di proroga al 31/12/2018 delle disposizioni relative al pensionamento in deroga rispetto ai requisiti pre-Fornero al fine di ridurre le spese e l’organico da ricollocare e conseguente alleggerimento del percorso amministrativo-burocratico; Effettivo finanziamento da parte dello Stato dei costi dei servizi svolti per suo conto da parte delle Province e Città Metropolitana fino alla definitiva attribuzione agli enti subentranti; Costituzione di una cabina di regia politica/sindacale che consenta di fare accordi con tutte le istituzioni pubbliche perché a livello periferico possano ricevere personale in mobilità”.




