Un episodio sul quale gli inquirenti hanno avviato una indagine al fine di comprenderne il significato quello accaduto a Messina al figlio del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Secondo quanto ricostruito sulla base delle dichiarazioni del giovane, ignoti hanno suonato al campanello dell’appartamento dove vive il ragazzo dicendo di essere poliziotti, ma dopo un po’, quando il giovane si è affacciato sul pianerottolo non vedendo arrivare nessuno, ha notato due persone incappucciate scendere le scale dal piano di sopra al suo. Il giovane ha avvertito la polizia, che ha avviato le indagini per chiarire l’episodio, ed il padre che in quei giorni si trovava all’estero. Gratteri è uno dei magistrati maggiormente esposti nella lotta alla ‘ndrangheta.
Firenze, violenza sessuale e stalking su minore: arrestato 52enne dai Carabinieri di Crotone
Il 15 dicembre u.s., i Carabinieri del Nucleo Investigativo del dipendente Reparto Operativo, congiuntamente a personale del paritetico Nucleo Investigativo Carabinieri di Firenze hanno dato esecuzione, in Firenze, all’ordinanza di...




