Il nuovo direttore della Protezione civile della Calabria, Carlo Tansi, taglia le sedi di Crotone e Vibo Valentia. Ciò significa personale in esubero da collocare in altre sedi. Un argomento, l’esubero di personale a causa di società dismesse in nome di alcune riforme (vedi il caso società dei servizi Provincia di Crotone), che sta creando soltanto disoccupazione. Ben due i decreti emessi gli ultimi giorni di gennaio riguardanti il riordino del settore protezione civile. Nel primo, il n. 150 del 18 gennaio 2016, venivano dichiarate in esubero 45 unità lavorative e si stabiliva la soppressione delle sedi distaccate di Crotone e Vibo Valentia. A questo, ha fatto in breve tempo seguito, un nuovo decreto, il 235 del 19 gennaio 2016, in cui viene fatta una parziale marcia indietro. Si procede infatti ad annullare il contingentamento del personale ma si rimane fermi sul proposito di chiudere i presidi provinciali della Protezione civile che afferiscono a Crotone e Vibo Valentia. Lo snellimento delle strutture per come li intende il direttore Tansi dovranno occupare 47 tecnici a fronte degli attuali 180, questo significa un esubero di 133. Per quanto riguarda questi ultimi tecnici al momento non è dato sapere dove saranno collocati.
La notizia non è passata inosservata e dai consiglieri comunali di Crotone Manuela Cimino, Enrico Pedace, Fabio Lucente, è stato emesso il seguente comunicato: “Come Consiglieri Comunali di Crotone apprendiamo con estrema preoccupazione e stupore quanto decretato, su proposta del dott. Tansi, Dirigente del Settore Protezione Civile, con il DDG 1513 del 25 febbraio 2016; il depotenziamento dell’ufficio Protezione Civile di Crotone, privandolo di importanti compiti e funzioni quali la gestione delle attività emergenziali e le attività di pronto intervento. Posto che nel recente passato proprio l’ufficio di Crotone ha mostrato, con prontezza d’intervento e conseguendo i risultati attesi, quanto sia importante un presidio territoriale come quello di Protezione Civile, non si capisce quali siano i criteri e le logiche che hanno imposto un’assurdità amministrativa simile. Si rammenta anche il ruolo da protagonista che l’ufficio di Protezione Civile di Crotone ha avuto, seppure con forze e risorse ridotte, nella campagna agli incendi boschivi ed in numerose circostanze emergenziali che si sono abbattute sul territorio di Crotone e su tutta la provincia. Nel rilevare che già il dott. Tansi è stato diffidato dal Consiglio Regionale a proseguire sulla strada intrapresa di smantellamento dell’Ufficio di Crotone, vista la continua inosservanza della L.R. 4/1997 che istituisce e regola il funzionamento della Protezione Civile Calabrese, vogliamo esprimere una vibrata protesta e un alto grido dall’allarme circa la distruzione programmata e sistematica di un importante presidio territoriale quale l’ufficio di Protezione Civile di Crotone. Il nostro accorato appello è altresì rivolto a S.E. il Prefetto Dott. De Vivo, ed a tutte le autorità preposte, affinché vogliano farsi carico, ciascuno per la propria competenza, della problematica qui esposta”.




