Il recente vile atto e quello patito dalla moglie, poco tempo fa, sono la prova concreta di un attivismo che da fastidio a gente che vive di malaffare e che tenta con le minacce di zittire una voce onesta e impegnata nel nostro territorio.
Noi e Francesco Coco portiamo la stessa bandiera, esprimiamo gli stessi valori e abbiamo gli stessi nemici e sappiamo che tali viltà non fermeranno un uomo che ha servito lo Stato da carabiniere e continua a servirlo da civile.
Invitiamo tutte le forze politiche e sociali ad esprimersi su tali azioni così da far emergere l’isolamento in cui devo vivere chi fa della disonestà il suo cammino di vita.