Premessa: i Crotonesi debbono tantissimo al proprio concittadino Pino Greco, nella qualità di già Capo Struttura all’Assessorato all’Ambiente, per la difesa dell’ambiente al riguardo dei materiali da impiegare nell’esecuzione dei lavori sull’area da bonificare.
Giorni addietro, Sindial avrebbe appaltato un tratto di Scogliera da porre su tratto di litorale da bonificare,quello che fa notizia non sarebbe l’appalto in se stesso, ma è la tipologia di massi(materiali),da utilizzare per realizzare la citata scogliera.
In passato, quasi ogni tipologia d’intervento a mare è stata realizzata con blocchi in Calcestruzzo,tali interventi se realizzati con blocchi in c.l.s., formano scogliera cosiddetta emergente, cioè, (spunta al di sopra del pelo acqua marina),oltre a subire la cosiddetta Carbonatazione(trasformazione cromatica)da un colore originario grigio-bianco,in un colore nerastro, creando così, tutta la bruttura di questo mondo,lungo i siti dove vengono posti in opera tali blocchi in c.l.s.;altro fattore di negatività nell’usare blocchi Cementizi come scogliera a mare, è quello che tale blocco, composto con pasta di cemento ed aggregati(inerti),con il tempo,subisce sgretolamenti sia per situazioni endogeni che esogeni( l’aggressione delle forze cinetiche delle onde sul masso),tutte e due questi fattori,carbonatazione e sgretolamento del blocco, costituiscono inquinamento per le acque marine,mentre lo sgretolamento del blocco in c.l.s.,procura oltre all’inquinamento, la riduzione della massa( volume) dello stesso blocco,riducendo cosi, la capacità statica rispetto alle forze delle onde marine, addirittura, dopo decenni quel blocco posto a scogliera o frangiflutto, avrebbe dimensioni ridotte anche del 50% rispetto alla fase originaria,con tale riduzione di volume e o di massa,il blocco non avrebbe più le caratteristiche statiche e volumetriche per lo scopo originario.
Diversamente,nella condizione dell’appalto sopra citato,si fa obbligo ad utilizzare, massi(Geomateriale) compatibili con l’arenile, i quali, massi previsti a formazione della scogliera in appalto sopra citato,sono di composizione di monomateriale cementandosi in forma naturale tra le particelle nei millenni,quindi,se pur qualche granello si staccasse dal blocco,non avrebbe impatto di negatività, non essendoci componente inquinanti intrinsechi.
L’utilizzo di questo tipo di massi Naturali(Geomateriale) a formazione della scogliera su un tratto di litorale da bonificare,è il frutto dell’impegno quotidiano attivato dal Capostruttura Pino Greco con l’ISPRA e i responsabili di Sindial. Altro fattore importante sara:considerato che, i geomateriali quali massi naturali da utilizzare a formazione della citata scogliera,verranno presi da affioranti dei vari altipiani circostante il territorio Crotonese,dopo l’asportazione dei massi citati,lo stesso sito pulito in crosta dai massi, potrà essere utilizzato a seminativo,ampliando così, il terreno agrario a compenso del consumo di suolo agricolo che si perde giornalmente per attività edificatori vari,così come statistiche e dati ufficiali pubblicano giornalmente.
A conclusione di quanto sopra,sotto l’aspetto Ambientale, elogi e ringraziamenti debbono i crotonesi al già Capostruttura dell’assessorato Regionale all’Ambiente quale nostro compaesano Pino Greco e suo collaboratore arch.Danile Arcuri, per l’impegno profuso e per l’imposizione a far utilizzare materiali Compatibili sui lavori da svolgersi per la bonifica delle aree industriali dismessi.