Il Comune si è dotato di uno strumento utile per la misurazione e la verifica degli eventi sismici, il sismografo analizzerà i dati per trasmetterli poi a livello nazionale. A comunicarlo il sindaco Francesco Paletta. Il progetto redatto insieme all’Unical di Cosenza unico per tutta la fascia jonica-prosegue il primo cittadino- è stato realizzato grazie all’interessamento del professore Salvatore Critelli che ringraziamo. A questo evento- precisa Paletta- seguirà un importante convegno nei prossimi mesi con altri esperti del settore per studiare gli eventi sismici accaduti di recente nel cirotano. Un grazie all’Unical di Cosenza ed al laboratorio di sismologia conclude il sindaco- per questo piccolo grande strumento utile per monitorare ogni movimento sismico. Recentemente nell’area del cirotano si sono verificate ben sette scosse di terremoto, perciò ben venga questo strumento per la misurazione e la verifica degli eventi sismici, Sei di queste scosse hanno avuto come epicentro la zona di mare immediatamente davanti la limitrofa Cirò Marina mentre una, la più forte, ha avuto epicentro a 2 chilometri a Nord di Cirò. Purtroppo la Calabria non è nuova a questi fenomeni. Il 1638 la Calabria è ricordata come un anno di grandi terremoti. Fu in quell’anno, infatti, che si verificò la prima importante sequenza sismica conosciuta tra quelle che nel corso della storia hanno ripetutamente colpito la regione. Forti terremoti sono noti anche nei secoli e decenni precedenti come il terremoto del 1184 nella Valle del Crati, o quello che nel 1626 distrusse Girifalco, ma la serie di violente scosse che colpirono la Calabria centro-settentrionale tra il marzo e il giugno del 1638 (nel crotonese) è, per ampiezza dell’area devastata ed entità delle distruzioni, paragonabile alle sequenze che nel 1783 e nel 1905-1908 colpirono gran parte della regione. Secondo una antica tradizione popolare il Santo patrono di Cirò San Nicodemo nato nell’allora Psicro’ nel 900( attuale Cirò), ci protegge proprio dai terremoti.