Quando Enzo Barboni si presentò nell’ufficio di Italo Zingarelli, il copione che si portava dietro, battuto a macchina dalla moglie su una lettera 22 verdina, aveva già collezionato un anno e mezzo di rifiuti. L’idea di quell’omone grande e grosso, direttore della fotografia e già operatore di macch
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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