Roma. Il coronavirus, il male invisibile ma letale, che non vediamo ma sentiamo eccome, ci sta mettendo davanti a tutti i nostri limiti. Che sono limiti storici, politici, ma anche dell’umanità. Ognuno di noi la vive come può questa quarantena senza spazio né tempo, Olivier Guez, scrittore e intelle
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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