Roma. La rassegnazione, confessa, è quel che più lo spaventa. “La rassegnazione non tanto a restare chiusi in casa, o a cedere momentaneamente, come purtroppo è necessario, un po’ delle nostre libertà personali. Ma la rassegnazione a considerare sconvenienti le democrazie liberali: questo mi terrori
continua a leggere su “IL FOGLIO” >>
L’evoluzione della distribuzione stampa nel 2026
Il panorama della comunicazione d'impresa ha subito una metamorfosi profonda e irreversibile nel corso dell'ultimo decennio, culminando nell'attuale scenario del...




