Roma. Sarà perché s’è abituato, dice, a essere “un ministro controvento”, titolare degli Affari europei “in un’epoca in cui il disamore per l’Europa è forte”, ma Enzo Amendola afferma di professare, con gusto del paradosso, “l’ottimismo della volontà”. E dire che ottimista non pare neanche Romano Pr
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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