
Mesoraca- Il Gruppo Consiliare di opposizione “Oltre, con noi” del comune di Mesoraca scrive una nota posta all’attenzione del Presidente del consiglio comunale sulla situazione di mancato rispetto nei confronti dei consiglieri comunali di minoranza.
“E’ ormai intollerabile e merita una seria riflessione- si legge sulla nota-:Assistiamo quotidianamente a un atteggiamento di totale indifferenza e disprezzo nei nostri confronti, che si traduce in un isolamento dalle principali iniziative istituzionali. Le nostre proposte, le nostre istanze e le richieste di confronto vengono sistematicamente ignorate, e le nostre sollecitazioni rimangono senza risposta, creando un silenzio assordante che minaccia i principi fondamentali della partecipazione democratica. In data 28 agosto 2024, con solerzia ci siamo adoperati per richiedere la disponibilità di spazi nonché l’accesso alla casa comunale e al protocollo informatico dell’ente. Rispetto a tale istanza nessuna risposta è pervenuta dagli organi interessati, fino a quando una nostra reiterata richiesta, in data 3 ottobre, non sollecitava una legittima e doverosa risposta pervenuta finalmente in data 6 ottobre, dopo ben 39 giorni. Nella stessa perveniva un diniego rispetto alla concessione degli spazi a causa dell’inizio dei lavori di una preannunciata ristrutturazione della casa comunale e un parziale accoglimento della richiesta di accesso anche da remoto al protocollo informatico. Il 10 ottobre noi comunichiamo la nostra disponibilità ad organizzarci con orari e spazi predeterminati per l’accesso nella casa comunale ma, ad oggi, 19 dicembre, siamo ancora in attesa di riscontro e non sono state fornite, altresì, le credenziali per l’accesso al protocollo informatico del comune quale strumento utile all’espletamento del nostro mandato. Vorremmo ricordare sul punto che in virtù dell’art. 16 dello Statuto comunale e dell’art. 43, commi 2 e 3 del TUEL, è fatto espresso riconoscimento del diritto dei consiglieri di esercitare le funzioni relative al mandato elettivo legittimamente conferito dai cittadini”.
Inoltre,-prosegue la nota della minoranza- :”durante le sedute consiliari, siamo spesso oggetto di attacchi personali, una condizione che non solo offende la nostra dignità, ma compromette anche la qualità del dibattito e il buon funzionamento delle istituzioni locali. Questo clima di scontro e denigrazione non è solo inaccettabile, ma danneggia i principi di rispetto reciproco che dovrebbero caratterizzare ogni assemblea elettiva. Purtroppo, anche sul piano procedurale, stiamo assistendo a una grave disattenzione nei confronti delle normative che regolano il funzionamento del consiglio comunale. Le convocazioni delle sedute consiliari avvengono sempre più spesso senza il rispetto delle procedure previste, in particolare per quanto riguarda la conferenza dei capigruppo, che, secondo l’articolo 20, lettere b, f ed h dello statuto comunale, dovrebbe essere convocata prima di ogni consiglio. La mancata convocazione di questo fondamentale strumento di confronto e pianificazione, unitamente alla carenza di informazioni adeguate sulle questioni da trattare, limita gravemente la nostra capacità di partecipare attivamente e consapevolmente ai lavori del consiglio. Infatti, a dimostrazione di quanto affermato, riteniamo che il punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del regolamento per il commercio merita una riflessione approfondita. Non si può pretendere di trattare una questione così rilevante in soli sei giorni, senza concedere il tempo necessario per un confronto adeguato con l’opposizione. Questa ulteriore mancanza di rispetto riguarda in particolare una categoria di cittadini che rappresenta una parte fondamentale dell’economia del nostro paese, e pertanto richiedeva un trattamento ben più accurato e un ampio confronto, al fine di garantire un regolamento che risponda davvero alle esigenze di tutti”.
E ancora si legge sulla nota: ”Un ulteriore punto critico riguarda la designazione dei presidenti delle commissioni consiliari, un’importante prerogativa delle minoranze. In particolare, nel caso della commissione per le pari opportunità, avevamo richiesto che la presidenza fosse affidata alla minoranza, come forma di concordato rispetto al regolamento, prevedendo che la sua elezione avvenga durante la prima riunione della commissione. Questo avrebbe rappresentato un modo per consentirci di partecipare equamente, considerando che, essendo la minoranza, i numeri non ci consentono di eleggere un presidente in maniera autonoma. In alternativa, sarebbe possibile una modifica del regolamento per garantire una distribuzione più equa dei ruoli. La mancata attenzione a questa richiesta rafforza la nostra sensazione di esclusione.Tutto ciò rappresenta una grave violazione dei principi di democrazia e di rappresentanza, alimentando un clima di sfiducia che danneggia l’intero consiglio comunale e la comunità che siamo chiamati a rappresentare. È fondamentale che l’amministrazione ripristini il rispetto per tutte le forze politiche, garantendo pari opportunità di partecipazione e confronto per ogni consigliere comunale, indipendentemente dalla propria appartenenza politica”.
Ed infine si legge sulla nota dell’opposizione: ”In conclusione, comunichiamo che oggi non parteciperemo alla seduta del consiglio comunale, non per negligenza, ma esclusivamente per protesta. Con la nostra assenza desideriamo esprimere fermamente il nostro disappunto per un comportamento irrispettoso che non riguarda solo noi come singoli consiglieri, ma anche i cittadini che ci hanno legittimamente eletto e che meritano di essere rappresentati con dignità e rispetto. Si tratta di una forma di astensionismo deliberato, una prerogativa che rientra pienamente nelle facoltà delle forze di opposizione e che intendiamo esercitare come segno di dissenso verso l’attuale gestione del consiglio comunale”.




