
Momenti di vero terrore si sono vissuti nel centro storico di Cirò nella serata di mercoledì scorso, intorno alle ore 18:30. Una tranquilla passeggiata si è trasformata in un incubo per una signora, R.S., e il suo piccolo barboncino, improvvisamente aggredito da un Pitbull fuggito da un’abitazione nelle vicinanze.
Il cane, di grossa taglia e di grande forza, si è avventato sul barboncino causandogli gravi ferite al torace e all’addome. Le urla disperate della proprietaria hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti, che con grande coraggio sono riusciti a liberare il piccolo animale dal potente morso del Pitbull.
La donna, sotto shock ma fortunatamente illesa, è riuscita a mettersi in salvo rifugiandosi all’interno di una vicina abitazione. Intanto, la scena si è trasformata in un fuggi fuggi generale, con il Pitbull che ha tentato di aggredire un’altra signora accorsa per prestare aiuto, riuscita per fortuna a mettersi in salvo entrando di corsa in un portone.
Sul posto sono intervenuti la Polizia municipale, i Carabinieri e il sindaco Mario Sculco, che hanno immediatamente attivato l’iter di Polizia Veterinaria e di tutela dell’incolumità pubblica nei confronti del cane e del suo proprietario. Il sindaco ha inoltre precisato che l’animale era già censito nell’anagrafe canina del Comune di Cirò.
Il barboncino ferito è stato affidato alle cure del medico veterinario Giuseppe Bruno, che lo tiene tuttora sotto osservazione. Grazie al tempestivo intervento dei presenti e alle cure veterinarie, l’animale non sarebbe in pericolo di vita, anche se le ferite riportate sono state gravi.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla detenzione dei Pitbull e sulle norme che regolano la presenza di cani potenzialmente pericolosi. In Italia, infatti, il “Pitbull” non è una razza ufficialmente riconosciuta dall’Enci né dalla Federazione Cinologica Internazionale (Fci), e non esiste uno standard ufficiale di riferimento. In altri Paesi europei, come il Regno Unito, il possesso di Pitbull è severamente vietato e può comportare l’arresto o pesanti sanzioni.
Nel nostro Paese, invece, non esiste una legge che vieti la detenzione di questa razza, situazione che ha favorito la sua diffusione anche in contesti familiari, con il conseguente sovraffollamento dei canili e numerosi episodi di aggressione registrati negli ultimi anni. Il grave fatto accaduto a Cirò riporta dunque l’attenzione sulla necessità di maggiore responsabilità e controlli da parte dei proprietari di cani di grossa taglia, per evitare tragedie che, questa volta, solo per un caso fortuito, non hanno coinvolto anche persone.




