Per alcune ore, Cirò Marina si è trasformata in un unico pericoloso, invadente, distruttivo, lago fangoso. Non ha risparmiato nessuna zona della città, come non si ricorda da mai, ha detta di tanti cittadini sentiti, soprattutto anziani, ha letteralmente messo in grave difficoltà, esercizi commerciali, negozi, attività di pubblico interesse, scuole, (tutte chiuse). I vigili del fuoco hanno dovuto effettuare numerose e difficili interventi, case allagate, la solita zona dove è ubicata la Scuola Media Don Bosco, l’acqua ha completamente coperto alcune autovetture, richiedendo intervento degli anfibi dei Vigili del Fuoco. Colpa della rete fognaria che ancora non permette un idoneo reflusso delle acque?
Colpa di incuria ambientale? Crediamo più semplicemente che la causa sia da addebitare all’eccezionalità dell’evento, che comunque trae la sua esplicazione, come tutte le cose, dall’incuria e poca responsabilità dell’uomo che, per cattiva burocrazia, cattiva politica ambientale, interviene, analizza, sostiene, piange, solo quando qualcuno piange i propri cari. Forse anche da noi si attende di piangere qualcuno per accorgersi che siamo in balia “dell’acqua”, quella che lo scirocco violento spinge dal mare e quello da attività pluviale. E la stagione autunno/inverno è appena iniziata. Nel pomeriggio il sindaco Roberto Siciliani ha emanato un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole per mercoledì 20 novembre. Intanto la macchina del Comune è a lavoro per superare l’emergenza: due pale meccaniche sono sulla spiaggia per creare una barriera protettiva ai canaloni dell’acqua piovana, mentre i tecnici controllano le vie del paese con il supporto della polizia municipale, vigili del fuoco e carabinieri di Cirò Marina. La seconda ordinanza del sindaco vieta il parcheggio, fino a venerdì 22 novembre 2013, su entrambi i lati delle seguenti strade cittadine: viale Libertà, piazza Cremissa, via Noè, via Cesare Battisti, via D’Annunzio e via Pola.