Arrampicarsi su di una montagna in bicicletta non è solo una questione di gambe. È tutto un gioco di denti stretti, volontà di soffrire, propensione a non mollare. Soprattutto capacità di immaginarsi un mondo migliore. O forse di comprendere che non c’è nulla di meglio di quello che stai facendo. “P
continua a leggere su “IL FOGLIO” >>
Donne di conforto e guerra economica nel 2025
Memoria e geopolitica: come le “donne di conforto” entrano nella guerra economica del 2025 Quando si parla di donne di...




