Marketing, comunicazione, identità territoriale. Ma soprattutto sinergie per una strategia a cinque anni per il vino calabrese. Per la prima volta 50 aziende della Calabria del vino si sono incontrate per discutere del presente e ragionare insieme del futuro. A 194 giorni dal Vinitaly, che si terrà a Verona dal 22 al 25 marzo 2015, convocati da ‘VinoCalabrese’ di Giovanni Gagliardi, 46 aziende si sono date appuntamento a Torre Melissa, ospiti del Gal Kroton, per discutere e lavorare su idee e proposte per il prossimo appuntamento fieristico e soprattutto per verificare una possibilità di alleanza tra gli operatori di uno dei settori più rappresentativi della filiera agrolimentare della Calabria. È tempo di fare e non attendere è il messaggio che è stato lanciato e ribadito da tutti i convenuti che si sono impegnati a realizzare un documento programmatico da proporre alla politica regionale in cui emergano le prospettive ed i bisogni degli operatori che con le loro aziende contribuiscono al racconto di una terra in repentino cambiamento. ll vino – è emerso sempre negli oltre 30 interventi – è il principale medium con cui si raccontano i diversi territori della straordinaria terra calabrese e dei suoi popoli e ora più che mai ha bisogno di una comunicazione istituzionale del brand Calabria, capace di emozionare, di conquistare l’attenzione degli operatori e dei mercati.
Un’occasione – quella di Torre Melissa – per ragionare senza filtri, solo tra imprenditori, e raccontarsi nel concreto e capire che ora è l’unità di intenti e prospettive che serve per cogliere le sfide dei mercati e poter dialogare con la classe dirigente della regione che deve supportare alcuni processi di sviluppo del settore. Dialogo con i territori, con il pubblico, con la stampa specializzata e le istituzioni saranno i passi da muovere per una rete sempre più ampia di realtà storiche e nuove identità che oggi vuole emergere come gruppo e crescere insieme ai settori contigui come quella della ristorazione regionale e delle produzioni tipiche di eccellenza. “Non è stato facile prendere il coraggio di convocare questa sorta di Stati Generali del Vino Calabrese” afferma Giovanni Gagliardi “ma la situazione era gravida ed è risultata, poi, quasi semplice stimolarla. Ringrazio tutti i produttori, soprattutto quelli che si sono mossi da lontano per raggiungere la riunione, e mi auguro che la voglia di partecipare a questo cambiamento in atto, che già è attestato dai vini, diventi per ognuno, una delle attività aziendali. Sono fiducioso che la politica e gli attori pubblici accoglieranno i contributi che verranno dal basso e li sosterranno con forza”.