• Come fare pubblicità su ilCirotano
  • redazione@ilcirotano.it
venerdì 5 Dicembre 2025
  • Login
No Result
View All Result
ilCirotano
  • Cronaca
  • Politica
  • Avvenimenti
  • Cultura
  • Concorsi
  • Sport
  • Salute
  • Spettacoli
  • Gastronomia
  • CITTA’
    • Crotone
    • Isola C.R.
    • Cutro
    • Strongoli
    • Melissa
    • Cirò
    • Cirò Marina
    • Crucoli
    • Alto Crotonese
      • Belvedere di Spinello
      • Caccuri
      • Carfizzi
      • Casabona
      • Castelsilano
      • Cerenzia
      • Cotronei
      • Mesoraca
      • Pallagorio
      • Petilia Policastro
      • Rocca di Neto
      • Roccabernarda
      • San Mauro Marchesato
      • San Nicola dell’Alto
      • Santa Severina
      • Savelli
      • Scandale
      • Strongoli
      • Umbriatico
      • Verzino
    • Fuori Provincia
    • Estero
  • ANNUNCI
  • Cronaca
  • Politica
  • Avvenimenti
  • Cultura
  • Concorsi
  • Sport
  • Salute
  • Spettacoli
  • Gastronomia
  • CITTA’
    • Crotone
    • Isola C.R.
    • Cutro
    • Strongoli
    • Melissa
    • Cirò
    • Cirò Marina
    • Crucoli
    • Alto Crotonese
      • Belvedere di Spinello
      • Caccuri
      • Carfizzi
      • Casabona
      • Castelsilano
      • Cerenzia
      • Cotronei
      • Mesoraca
      • Pallagorio
      • Petilia Policastro
      • Rocca di Neto
      • Roccabernarda
      • San Mauro Marchesato
      • San Nicola dell’Alto
      • Santa Severina
      • Savelli
      • Scandale
      • Strongoli
      • Umbriatico
      • Verzino
    • Fuori Provincia
    • Estero
  • ANNUNCI
No Result
View All Result
ilCirotano
No Result
View All Result
Home Posta dei Lettori

Documentarsi sul dialetto cirotano, parte quinta

by La Redazione - ilCirotano.it
4 Marzo 2013
A A
8
  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte prima
  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte seconda
  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte terza
  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte quarta

Nella quarta parte di queste riflessioni sul dialetto cirotano mi sono soffermato su una serie di termini usati da G. F. Pugliese nella sua ‘Descrizione…’ e che riguardavano taluni aspetti della vita quotidiana, quali i lavori o gli attrezzi agricoli, che dovevano occupare gran parte dei pensieri dei nostri ‘antenati’. Per spiegare tanta attenzione al mondo agricolo basti pensare che l’altra attività preminente era la pastorizia, diffusa in misura minore rispetto alla coltivazione delle terre, mentre la pesca era poca cosa, essendo l’attività marinara rappresentata, in quella prima metà dell’ottocento in cui GFP scrive, prevalentemente dal cabotaggio, attività che dipendeva comunque dalla necessità di esportare i prodotti del territorio, soprattutto olio e grano, e dal bisogno di avere un punto di approdo per le importazioni via mare, essendo i trasporti via terra ancora più rischiosi, vuoi per le condizioni infrastrutturali delle strade, vuoi per quelle ‘congiunturali’, legate al brigantaggio preunitario e al banditismo in genere. Questo ‘punto’ di approdo si chiamava, nell’attuale ‘Marina’, ‘Baracca del Caricatojo’, per il quale GFP auspicava l’istituzione di una dogana, oltre che la costruzione di un porto, o meglio di un porto-canale, mentre altri ‘punti’ di semplice attracco si trovavano nella attuale Marina di Strongoli (Torre Purgatorio), a Torretta di Crucoli e a Torre Melissa. Da questa premessa si capisce come mai nella DIN  i termini agricoli siano preponderanti. Vediamone qualcuno, cominciando dalla coltivazione della vite.

‘Perloppiù (i vigneti) si coltivano da’ proprietarii; e pochi usano il contratto a miteda per lo quale il colono fa tutte le coltivazioni, e divide col proprietario. ‘Perloppiù i terreni impiantati a pastine, denominazione che si dà alle novelle viti, esclusivamente si addice ad orti di cocomeri e melloni, che rinfrancano spesso tutte le spese: dopo 11 mesi si tagliano i capi rasenti terra: si zappano e rincalzano bene, e si tornano a ripulire in maggio o principii di giugno, ciò che dicesi ammajare. Al 2° anno si fa la stessa coltivazione, e si mette il palo che perloppiù è di canna. Al terzo anno comincia il prodotto, talché al sesto anno si dice pastinona. Le viti si sostengono col palo fin che non hanno acquistato robustezza. Non si crescono di altezza maggiore di due palmi sul livello della terra, ed usciti di palo, vale a dire sostenendosi per una discreta grossezza da per loro si dicon vigne fatte.’ ‘A febbraro o marzo si puta, a giugno si stralcia, che dicesi svitignare. Questa puta e svitigna è sempre costante, e si usa la puta tagliando rasente tutti i salmenti senza lasciare affatto cannello con due e tre occhi come altrove, ma un solo occhio per posta, talché la testa della vite si forma come cranio, e la diciamo volgarmente crozza.’ ‘Pria della puta si spuntano i salmenti in gennaro ed anche prima, ciò che dicesi approcciare.’  Ovviamente non manca la spiegazione di fornelli (‘funnèddi’) e magliuoli (‘magghjula’). Cambiando genere, scopriamo che ‘piantonere’ è il nome comunemente usato per indicare i vivai (i ‘vurîvìn’). Passando alla coltura degli ulivi ci dice  ‘…e non si rincalzano già come prima praticavasi da’ nostri maggiori, i quali si beavano dicendo di aver dato al tronco una buona zuppa, rialzandone all’intorno il terreno, ciò che dicevano incappucciare.’ E subito dopo aggiunge che ‘la puta da noi è detta rimonda’; che sugli alberi si sale  con un bronco dentato volgarmente detto scalandrone; illustra  poi la rimonda a spalla, consiglia di attenersi alla formula dei buoni agricoltori per la corretta operazione di ‘rimunna’: tagliare il secco, il diritto e lo stretto; ritorna sul significato di rampare (arrampàr): ‘vale a dire colla zappa si pulizzano bene tutte le aje che formano i limiti delle piante rialzandone gli orli’, quindi passa alle operazioni di frangitura delle olive: gli ‘olivari’ sono le celle dove si ammassano le olive, che saranno poi spremute a quattro ‘zerni’, cioè compiendosi per quattro volte il giro della pasta, senza lesinare termini e relativa spiegazione come ‘rifatto’, ‘nagliere’, ‘fiscoli’, ‘pànnula’, ‘santalucia’, ossia bombola di mezzo militro (misura di capacità per liquidi) che serve per i lumi  e per mangiare e che rimane a carico di chiunque macini (mi ricorda quando si faceva ‘pisàr u pipu’ e si pagava il servizio lasciando una parte del macinato).

[vc_column_text] [/vc_column_text]
ADVERTISEMENT

Tra i frutti troviamo grisomoli, persici, percochi, portogalli, pirette (‘limoncelle dolci’), tutti termini che, benché non esclusivamente cirotani, è importante che vengano registrati. Forse il termine più significativo è proprio ‘pirette’, anche se temo che non si coltivino più. Altri termini interessanti, per la storia e per il dialetto, sono la bonifica della sterzatura, l’abbatto, la jastima (ne parla a proposito di raccolti funestati o insoddisfacenti), le giungate (‘sciongàta’), e via dicendo. Una parolina che forse molti ricorderanno è il mezzetto (u menzèttu): GFP ci dice che ‘ Il tomolo degli aridi si compone di due mezzetti napolitani alla rasa.’ Questo della ‘rasa’ è un punto importante,considerando che all’epoca non esistevano le bilance odierne e che l’unità di misura era effettivamente ‘riprodotta’ grazie agli appositi contenitori destinati alle misurazioni, che pertanto erano diversi a seconda del prodotto da pesare (‘aridi’, vino, olio…) e della quantità da accertare (u mittu, u menzalùru…).  Immagino operazioni laboriose e dispute a non finire, a vogghhj ‘e dir ‘posa a piscia ‘nta vilànza’, e ‘šcurma ccà’, e ‘minta ddà’… Secondo me, mi sbaglierò, ma quella ‘rasa’ è proprio parente prossima del nostro attuale ‘a rasa a rasa’… Almeno, così mi piace pensare. Aggiungo che le unità di misura ‘duosiciliane’ hanno avuto valore legale dal 1480 fino al 1840 (!), e non deve destare meraviglia il fatto che ancora oggi se ne abbia, per quanto spesso impreciso, qualche ‘ricordo’. Tanto per dimostrare il radicamento di alcuni termini, riporto che ‘la salma si compone di 16 lancelle, la lancella di 8 caraffe, la caraffa di 24 once: così ogni salma è di 3 barili ed 1 lancella. Ora la lancella si va disu­sando, ed il vino si contratta a ba­rili e non a salma’… ricordando che anche il barile, come la botte, era una precisa unità di misura. Chiudo questa parte con un’ultima citazione: ‘aggiungi che appena si allontanano (parla degli asini), uno il più giovane fra’  travagliatori sospende (il lavoro), e li riduce prossimi (li riporta vicino) al luogo del travaglio che dicesi anta’, da cui, aggiungo, deriva la frase ‘jìr all’ant(a)’, ‘andare a lavorare in campagna’, ma anche ‘rapìr l’ant(a)’… Ora mi rimane da precisare che, come è evidente, GFP ‘italianizza’ molti termini locali, ma ciò che risulta secondo me importante ed interessante è la possibilità di rinvenire parole e frasi e registrarle, farle sedimentare e rivitalizzarle, per quanto a volte possano sembrare frutto di supposizioni fantasiose. Ritengo, invece, che non di frutti di fantasia si tratti, ma di ‘riscoperte’ alle quali ridare il giusto valore culturale.

Cataldo Antonio Amoruso
da Piacenza

  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte sesta
  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte settima
  • Documentarsi sul dialetto cirotano, parte ottava

Commenti recenti

  • Luigi Morelli su Torre Melissa, al Centro La Farfalla oltre venti donne trasformano la paura in forza
  • Angelo Gerardi su La villetta della Montagnella di Cirò Marina dedicata a Gaetano Cilidonio, deceduto causa covid il 14 maggio scorso in Germania
  • Nuccia Bastone su Ultimo saluto al dottor Angelo Capoano, scomparso a 51 anni: Cirò Marina e Carfizzi in lutto
  • Scolastica Burzio su La trattoria “A Casalura” premiata con la Chiocciola Slow Food 2026
  • Giusy su Aeroporto di Crotone, difendere ciò che esiste: basta divisioni, serve una visione comune per la costa jonica

Articoli recenti

  • A Cirò sono partiti i lavori per oltre 100 nuovi loculi cimiteriali. Sculco: “Risolviamo un problema appeso da anni”
  • Cirò Marina: Andrea Mistretta è il nuovo Assessore con delega ad Ambiente, Decoro urbano e Aree produttive
  • Catanzaro Club Iemmello, Natale di beneficenza: raccolta fondi per i piccoli guerrieri del Bambino Gesù: il 14 dicembre la serata per la vita
  • Crotone, Sabir presenta i risultati del progetto Sonic: musica ed emozioni per l’evento finale
  • Crotone: Operazione interforze “Focus ‘Ndrangheta, due persone denunciate

ultimi Articoli

  • A Cirò sono partiti i lavori per oltre 100 nuovi loculi cimiteriali. Sculco: “Risolviamo un problema appeso da anni”
  • Cirò Marina: Andrea Mistretta è il nuovo Assessore con delega ad Ambiente, Decoro urbano e Aree produttive
  • Catanzaro Club Iemmello, Natale di beneficenza: raccolta fondi per i piccoli guerrieri del Bambino Gesù: il 14 dicembre la serata per la vita
  • Crotone, Sabir presenta i risultati del progetto Sonic: musica ed emozioni per l’evento finale
  • Crotone: Operazione interforze “Focus ‘Ndrangheta, due persone denunciate
  • Crotone, al Teatro Apollo il “Christmas Show”: un Natale di arte e solidarietà a favore dell’Oncologia
  • Trenitalia, Calabria: modifiche alla circolazione per lavori alla stazione di Catanzaro Lido
  • Crotone, doppio evento per la 45ª Stagione Concertistica: Colangeli con “Antiche Tenere Serenate” e Lucchesini in recital
  • Crotone, firmato il Protocollo per contrastare il gioco d’azzardo patologico: ASP e Ambito Sociale uniscono le forze
  • Consiglieri di Opposizione Crotone su allagamenti, rete idrica e mancato utilizzo fondi PNRR

ultimi Commenti

  • Luigi Morelli su Torre Melissa, al Centro La Farfalla oltre venti donne trasformano la paura in forza
  • Angelo Gerardi su La villetta della Montagnella di Cirò Marina dedicata a Gaetano Cilidonio, deceduto causa covid il 14 maggio scorso in Germania
  • Nuccia Bastone su Ultimo saluto al dottor Angelo Capoano, scomparso a 51 anni: Cirò Marina e Carfizzi in lutto
  • Scolastica Burzio su La trattoria “A Casalura” premiata con la Chiocciola Slow Food 2026
  • Giusy su Aeroporto di Crotone, difendere ciò che esiste: basta divisioni, serve una visione comune per la costa jonica

Comments 8

  1. cataldo ant. amoruso says:
    13 anni ago

    Mi ero posto anch’io il tuo stesso problema, ma sembra quasi che non esista: nemmeno Rohlfs credo che ne parli, sicchè credo possa bastare il ricorso alla ‘j’ semivocale: scriverei semplicemente ‘gghjèsa’, ‘gghjàzza’. Del resto l’uso di digrammi o trigrammi per rappresentare dei suoni è un accorgimento storicamente affermato in molte lingue nazionali. Per quanto riguarda la frase che proponi, molto dipende dalla personale interpretazione del parlante. Scriverei comunque stracquatu, all’italiana, e ndrongulijànn, con una ‘i’ indistinta e al massimo con una ‘u’ finale, ma è solo un mio modo di vedere e nulla più. Grazie e ciao.

    Rispondi
  2. quintino farsetta says:
    13 anni ago

    a leggerti mi sembrava di fare una passeggiata nelle vigna o in un orto mentre scanzavo i ” tifuni ” e zumpavo i “carroli” e coglievo la succulenta ” prucchiaca “. Che bello ! Probabilmente arriverai a spiegarci da dove può derivare ” naticchiula “. Ti leggo sempre con immenso piacere e sto raccogliendo i tuoi articoli, anche se i miei eredi sono tutti nordici.
    Congratulazioni e sinceri apprezzamenti .

    Rispondi
    • cataldo ant. amoruso says:
      13 anni ago

      Caro Quintino, alla tua richiesta posso rispondere anche subito, poichè casualmente conosco la risposta. ‘Naticchjula’ deriva dal tardo latino ‘anaticula’, che significa ‘chiavistello’: cadendo la ‘a’ iniziale, tale parola è diventata prima ‘naticula’ e poi, nel dialetto meridionale, ‘naticchia’, da cui, secondo la parlata cirotana ‘natìcchjula’. Mo’ vallo a spiegare che un tempo le porte erano spesso divise a metà orizzontalmente, che erano quasi sempre aperte e che bastava allungare una mano anche dall’esterno, girare ‘a naticchjula’ ed entrare in casa… Altro che sistemi d’allarme! Tutto qui: un pezzetto di legno appena appena lavorato e un chiodo di fissaggio.
      Ciao e grazie.

      Rispondi
      • Marco Perri says:
        13 anni ago

        Ricordo quand’ero piccolo che la porta di casa di nonno, ma anche altri “portoni”, aveva un laccio all’esterno che tramite un buco arrivava fino all’interno, bastava tirarlo e l’anta si apriva 🙂 Probabilmente il laccio era legato alla “mascatura”, nuova generazione della vostra “naticchjula”. Ciao e grazie di questi meravigliosi ricordi che ci state regalando, mi viene la pelle d’oca

        Rispondi
        • cataldo ant. amoruso says:
          13 anni ago

          Proprio come dici tu, Marco, credo che i due ‘sistemi’ per un certo periodo siano anche convissuti (a naticchjula e a mascatura), nel senso che per la notte ‘si mintìva u mascu ara porta’, mentre durante il giorno bastava girare la ‘naticchjula’. Successivamente si è fatto ricorso al sistema del laccio, molto diffuso, e che funzionava come dici tu. Grazie.

          Rispondi
  3. eduardo panza says:
    13 anni ago

    come sempre un grande piacere leggerti! hai ricevuto la mia e mail? un cordiale saluto da Salta!

    Rispondi
    • cataldo ant. amoruso says:
      13 anni ago

      Grazie dell’attenzione; purtroppo non ho ricevuto nessuna mail. Ciao e… aspetto.

      Rispondi
    • quintino farsetta says:
      13 anni ago

      Ormai i tuoi articoli e i relativi commenti sono diventati punto di riferimento molto importanti.Grazie per questa bellissima iniziativa. I tuoi chiarimenti sono esaurienti e preziosi. Sto cercando di raffigurare graficamente la pronuncia nostra propria di gghiazza (?) gghiesa chinu. Per esempio :chiru straqquato va ‘ndronghilianni tuttu u jurnu ‘mmenza a jjazza
      davanti a jjesa. Come lo scriveresti tu? Che musica ! Ciao e grazie ancora.

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts

Invertire rotta per non essere adescati come merluzzi

Invertire rotta per non essere adescati come merluzzi

by La Redazione - ilCirotano.it
6 Marzo 2019
0

Racconti di mare 2019-03-01 di Salvatore Martilotti

Oggi l’ultimo saluto a Giuseppe Parretta di Crotone

Giuseppe è morto, ma Crotone può e deve rinascere

by La Redazione - ilCirotano.it
26 Febbraio 2018
0

Le parole della mamma di Giuseppe Parretta di Crotone, Caterina Villirillo. Giuseppe ucciso lo scorso 13 gennaio, di fronte alla...

Paola Turtoro di Azione Identitaria sull’apertura dell’Aereoporto di Crotone

Un semplice Cittadino scrive amareggiato sulla mobilità del territorio crotonese

by La Redazione - ilCirotano.it
2 Febbraio 2018
1

Una classe politica che per mesi ha ignorato la chiusura della rete ferroviaria in piena estate, una strada della morte...

Le feste natalizie con la Nonna

Le feste natalizie con la Nonna

by La Redazione - ilCirotano.it
28 Dicembre 2017
0

Il racconto di Francesco Marrapodi

Lettera di un italiano in Svizzera

Lettera di un italiano in Svizzera

by La Redazione - ilCirotano.it
27 Ottobre 2017
0

Gaspare ci racconta la sua storia sul disagio degli Italiani in cerca di lavoro tra l’Italia e la Svizzera

Come fare Pubblicità!




  • Cronaca
  • Politica
  • Avvenimenti
  • Cultura
  • Concorsi
  • Sport
  • Salute
  • Spettacoli
  • Tecnologie
  • Altre Notizie
  • Cookie policy
  • Credits

Copyright 2006 - 2025 © Secom
P.Iva 02146720798
Tutti i diritti sono riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Avvenimenti
  • Cultura
  • Concorsi
  • Sport
  • Salute
  • Spettacoli
  • Gastronomia
  • CITTA’
    • Crotone
    • Isola C.R.
    • Cutro
    • Strongoli
    • Melissa
    • Cirò
    • Cirò Marina
    • Crucoli
    • Alto Crotonese
      • Belvedere di Spinello
      • Caccuri
      • Carfizzi
      • Casabona
      • Castelsilano
      • Cerenzia
      • Cotronei
      • Mesoraca
      • Pallagorio
      • Petilia Policastro
      • Rocca di Neto
      • Roccabernarda
      • San Mauro Marchesato
      • San Nicola dell’Alto
      • Santa Severina
      • Savelli
      • Scandale
      • Strongoli
      • Umbriatico
      • Verzino
    • Fuori Provincia
    • Estero
  • ANNUNCI

Copyright 2006 - 2025 © Secom
P.Iva 02146720798
Tutti i diritti sono riservati

Questo sito utilizza i cookie. Continuando a utilizzare questo sito acconsenti all'uso dei cookie. Visita la nostra Informativa sulla privacy e sui cookie.