Un omaggio al dio/dèmone di quello che oggi chiamiamo “amore”. Colui che sbocciò dall’uovo di Chronos – il tempo – e che, manifestatosi come androgino, tramutò l’aspirazione all’assolutezza umana in possessione perpetua. Procreando secondo il corpo e creando secondo l’anima. Eros, figlio di Afrodite, rivive nel caffè letteraria al museo Melissa Palopoli di Crucoli e ne rivive la poetica nell’evento in programma sabato 22 febbraio 2014, ore 16.00. Un Luogo simbolo per una serata suggestiva e insolita attraverso gesti, simboli e immagini della seduzione, tra Grecia e Magna Grecia. Così l’Associazione “Il Volo”, il Comune di Crucoli e tutti i soggetti della serata celebrano l’Eros in Magna Grecia. All’insegna del mito ellenistico, con l’apertura pomeridiana e visite guidate al vasto patrimonio archeologico del museo. Perché l’occasione è propizia per ammirare, ascoltare e per una lettura serena del sincretismo magno-greco in chiave di civiltà votata all’esercizio erotico, scevra da inibizioni di sorta. L’Eros sovrintende all’educazione dei fanciulli, alla loro piena realizzazione sociale come cittadini, sposi e soldati. Ne accompagna i principali momenti iniziatici, dalle prove di abilità intellettiva alle lotte fisiche contro esseri mostruosi. Eros è nelle palestre, ove si forgiano i corpi e le anime e ci si prepara nella corsa. La corsa, si. Abilità necessaria, forse, perché il corteggiamento sovente diviene inseguimento erotico – con conseguente rapimento di fanciulli e fanciulle ad opera di divinità o mortali. Il linguaggio del corpo si manifesta come essenziale per trasmettere segnali d’amore consenzienti, così come i gesti, espliciti – più o meno – reciproci. Eros è soprattutto mediatore – oltre che messaggero – d’amore. Incarnando sia il maschile che il femminile, assurge a simbolo di una società naturalmente bisessuale. Una civiltà dedita tanto alla filosofia e ai piaceri dell’ozio, quanto militarmente preparata e rozza nell’animo. Come dire che seduzione e capacità riproduttiva sono imprescindibili. A tale proposito è significativa la testimonianza vascolare relativa al matrimonio.
Cioè all’unione “sacra” tra uomo e donna. Sposarsi, per il maschio, equivale a ottenere “potere”, secondo l’antica tradizione delle religioni orientali matriarcali. Le nozze sono un diritto/dovere irrinunciabile anche per le femmine. Per le quali sembrano necessarie, anche se si muore senza averle celebrate. Nelle tombe delle bambine, infatti, la seduzione negata viene risarcita da una sorta di “matrimonio”, celebrato contestualmente al rito funebre. Il corredo, in questi casi, va a compensare, con una serie di oggetti simbolici, gli stadi della vita cui il defunto non ha potuto accedere. Amore e morte. Ma anche gioco e seduzione. Gesti, simboli e immagini di un corteggiamento eterno. Un momento culturale sorprendente. Un unico percorso di grande fascino. Uno sguardo senza pregiudizi dentro il background culturale della nostra civiltà. La serata è organizzata da Alfonso Calabretta reduce dalla settimana di eventi durante il periodo di dicembre nel “Luogo ritrovato” di palazzo Godano a Cirò Marina, con questo caffè letterario si apre la strada de “I Luoghi ritrovati” itineranti. Primo appuntamento il Museo Melissa Palopoli di Crucoli grazie alla collaborazione della Fondazione M. Palopoli ed al Comune di Crucoli. Alla serata hanno collaborato il Centro stampa di Cirò Marina ed il Centro Servizi per il Volontariato di Crotone. Alla serata interverranno figure di alto spessore culturale che hanno dedicato una vita all’archeologia ed in particolare alla Magna Grecia ed illustreranno con il loro modo di fare unico e destabilizzante l’eros nelle varie sfaccettature.
Elio Malena con proiezioni di reperti ritrovati nel territorio, Pasquale Attianese con proiezioni di amuleti erotici antichi della Magna Grecia, Ernesto Palopoli con reperti erotici inediti del Museo “Melissa Palopoli”. Virginia Marasco, Dina De Marco, Ernesto Palopoli, Elio Malena declameranno poesie erotiche di Luigi Siciliani, E. Di Bartolo, Donnu Pantu, Nicola Giunta… e per ultima la poesia “proibita” napoletana. La serata sarà resa ancora più piccante dalla degustazione della mitica sardella di Crucoli. Accompagneremo i saperi ed i sapori con il vino della cantina “Cantine Riunite Cirò e Melissa” di Torre Melissa.