Si è tenuta ieri pomeriggio la riunione operativa per definire la gestione associata dell’ufficio giudice di pace, alla presenza del giudice di pace di Cirò, Carolina Dell’Aquila, da parte dei comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Umbriatico, secondo le modalità già approvate dai rispettivi consigli comunali, un importante e significativo momento ai quali hanno preso parte i rispettivi sindaci, e per Cirò la commissione straordinaria nella persona del commissario D’Alessio, che consentirà di mantenere un fondamentale presidio di giustizia e di legalità sul territorio, a
vantaggio e tutela delle rispettive comunità. La Convenzione ha lo scopo di definire congiuntamente, con spese ed oneri a carico dei Comuni, il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace con sede a Cirò.Erano presenti inoltre la segretaria del comune di Cirò Aloisio, l’ex sindaco di Crucoli Giuseppe Sicilia, l’architetto Luigi Critelli dell’ufficio tecnico, il dottore Natalino Figoli dell’ufficio finanziario, il comandante della polizia municipale Murano.”Grazie ad una grande collaborazione con i sindaci dei comuni limitrofi, ha detto il commissario D’Alessio- siamo riusciti a portare avanti un presidio di legalità in un territorio martoriato, senza campanilismo ma solo per il bene comune di tutto il territorio, abbiamo fatto tutto il possibile affinchè l’ufficio rimanesse a Cirò, è stato un segnale importante per la comunità”. “E’ un presidio da mantenere e difendere anche con tutte le difficoltà in cui i comuni versano- ha detto il sindaco Siciliani, nel prossimo bilancio metteremo a disposizione la somma precisa per la nostra parte di mantenimento dell’ufficio”. Saranno tre le unità che presidieranno in tale ufficio, due impiegati ed uno con funzioni di cancelleria; uno verrà messo a disposizione dal comune di Cirò Marina di prossima individualizzazione, uno per Cirò, figura

già individuata da parte della commissione ed il terzo da parte del comune di Crucoli individuato nella figura dell’avvocato Pasquale Acri.” “Anche noi come comune- ha detto il sindaco Vulcano- abbiamo votato all’unanimità tale adesione, è stato un segnale positivo, un bisogno forte di legalità, anche se il nostro comune ha poche risorse, ma siamo pronti ha detto alla collaborazione piena”.” Plauso va alla commissione ed al giudice di pace- ha detto invece il sindaco di Umbriatico Abenante che in questo iter hanno fatto tutto per mantenere l’ufficio, e noi siamo contenti di essere qui a collaborare per il mantenimento dell’ufficio insieme agli altri comuni con cui oggi ci appestiamo a firmare la convenzione”. L’Uffici di pace deve partire subito- ha detto il giudice Dell’aquila- entro la fine di giugno dobbiamo comunicare i nominativi delle tre unità al ministero, intanto ha anticipato che l’avvocato Giuseppe Bevilacqua sarà il primo collaboratore che sarà trasferito a Cirò. Noi daremo tutto il nostro impegno sarà nostra cura accogliere chi viene qui, il mantenimento dell’ufficio porterà oltre che legalità anche economia.
Mi congratulo con i fautori del risultato acclamato.
Ahimè l’Ufficio del Giudice di Pace di Cirò esisterà ancora perché alcuni sciocchi come gli ex amministratori di Cirò, oggi disciolti, ci hanno creduto fortemente approvando con delibera della Giunta Comunale n° 55 del 29/04/2013 l’adesione alla manifestazione d’interesse indetta dal Ministero della Giustizia per mantenere gli uffici previo accollo delle spese di gestione e di personale. ( delibera approvata da Mazziotti Giuseppe, Romano Mario, Paletta Francesco e Caruso Mario )
Che l’ufficio del Giudice di Pace sia un presidio di legalità voluto dagli ex amministratori è un fatto storico e documentato che anche il preposto dovrebbe conoscere, così come le opere inaugurate e di prossima inaugurazione, sono lavori sudati e programmati dall’Amministrazione disciolta.
Sarebbe dignitoso riconoscere l’operato altrui, anche se, come disse totò signori si nasce non lo si diventa.
Avv. Mario Caruso