Mattia Presti torna a Crotone. Dopo una breve esposizione, di qualche mese fa, nelle sale dell’episcopio di piazza Duomo, torna in città l’arte del Cavalier Calabrese con l’esposizione del “Mattia Preti dipinge San Sebastiano”. Dal prossimo giovedì 22 ottobre e fino al 10 novembre, infatti, nei locali del Castello Carlo V saranno esposte ben quattro tele del “Martirio di San Sebastiano. Alle due tele provenienti da Taverna: la grande pala della chiesa di San Domenico e il bozzetto del Museo di Taverna di proprietà della Banca del Credito Cooperativo della Sila Piccola, si aggiungeranno il San Sebastiano della Galleria Nazionale di Palazzo Arnone di Cosenza e il dipinto proveniente da Malta e custodito nella Chiesa dell’Immacolata di Sarria a Floriana e per la prima volta fatto venire in Italia. L’evento crotonese, promosso dalla Regione Calabria e dal Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria, con il coordinamento scientifico del Polo Museale della Calabria e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria e in collaborazione con la Soprintendenza al Patrimonio Culturale di Malta, si propone di confrontare le quattro tele che vanno dalla prima metà del ‘600 al 1687 e tutte dedicate al Santo patrono di Taverna, la terra natale del grande pittore.
Alla mostra pretiana, che sarà replicata nel Palazzo Foti di Reggio Calabria dal 13 novembre al 10 dicembre, hanno collaborato anche le Ambasciate di Malta e Italia, il Superintendence of Cultural Heritage University of Malta – International Institute for Baroque Studies, la Provincia di Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Crotone, la Galleria Nazionale di Cosenza, il Comune di Taverna e quello di Crotone, il Museo Civico di Taverna e la Banca di Credito Cooperativo della Sila Piccola. Le mostre crotonese e reggina fanno seguito alle grandi esposizioni del 2013 di Taverna e Venaria Reale (TO) organizzate nell’ambito delle celebrazioni del 4° centenario della nascita del pittore calabrese che, per Vittorio Sgarbi, “nei suoi momenti più alti non teme il confronto con nessuno” e spesso anche “innovativo nell’esecuzione pittorica”. Più avanti, tra ottobre e gennaio, anche la Galleria nazionale d’Arte antica di Palazzo Corsini di Roma ospiterà la mostra “Mattia Preti a Roma – la giovinezza” col la tela “Madonna della Purità” custodita nella chiesa di san Domenico della cittadina presilana. Nell’estate appena trascorsa, in una prestigiosa casa d’aste di Barcellona è stato aggiudicato, per ben 350 mila euro, un dipinto raffigurante San Gerolamo e attribuito al Preti del periodo 1640 – 1645, ma stranamente ignoto e sfuggito ai repertori pretiani.




