“Ho ribadito al Ministro Lorenzin le mie forti preoccupazioni condivise dalla quasi totalità dei sindaci Calabresi circa la grave condizione in cui versa il Servizio Sanitario calabrese.
I dati certificati anche dal Tavolo dei ministeri Vigilanti ( MEF e Ministero della Salute) la scorsa settimana, sono la conferma di una gestione dei risultati fallimentari di 7 anni di commissariamento.
È inaccettabile che i calabresi continuino a sopportare il massimo della tassazione con i Servizi sanitari meno efficienti ed inadeguati d’ Italia.
Ancora più inaccettabile è il rischio che in futuro siano costretti a pagare ulteriori tassazioni per coprire i nuovi debiti determinati e a sopportare un nuovo blocco delle assunzioni di personale sanitario (medici e paramedici).
Siamo difronte ad una spirale negativa che bisogna assolutamente spezzare .
Il Ministro Lorenzin ha condiviso le nostre preoccupazioni ed ha assunto formale impegno di relazionare sulla grave situazione della sanità calabrese al Consiglio dei Ministri.
Difronte a tale drammatica situazione, ritengo, che sia imprescindibile e doveroso assumere un atto interruttivo di questa situazione in cui unici a pagare sono i calabresi che vedono negato il diritto alla cura e alla tutela della salute.
Ho ribadito al Ministro Lorenzin la necessità di porre fine alla fallimentare gestione commissariale e dare vita subito ad un tavolo di rinegoziazione del piano di rientro con l’obiettivo di consentire anche alla Calabria di realizzare le condizioni di garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza e di rientro dal debito.
Della evoluzione del confronto con il Governo, come già preannunciato, terrò costantemente informata la Conferenza dei Sindaci Calabresi”.