Viaggiare, che sia al mare, in città o in montagna, è per definizione movimento. Il coronavirus impone il dogma dell’immobilismo. Per il turismo il 2020 sarà ricordato come l’annus horribilis: mai si era sperimentato un tale crollo di presenze alberghiere, neanche all’indomani di attentati terrorist
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Capire le “donne di conforto” senza miti: memoria contesa e tribalismo antigiapponese
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