Nonostante nessuna bonifica effettuata nelle campagne cirotane, i corsi d’acqua continuano a straripare nei terreni circostanti, mentre il consorzio di Bonifica Jonio Crotonese continua ad inviare bollettini di pagamento di bonifica ai proprietari terrieri ricadenti attorno a fiumi e torrenti. Ma i cirotani non ci stanno e chiedono l’annullamento sia delle cartelle che dell’aumento dei canoni ingiustificati inviati. Il consorzio dovrebbe invece garantire: la bonifica idraulica, pulizia dei fossi, il consolidamento e la regolazione dei deflussi, la forestazione, attività di vigilanza e tutela ambientale, opere di derivazione e adduzione e distribuzione delle acque irrigue. Già diverse sentenze della Corte costituzionale e delle Commissioni tributare hanno “certificato” l’illegittimità delle richieste di pagamento annuali dei consorzi di bonifica, quando, a queste richieste con corrispondono servizi che assicurino un reale beneficio diretto al proprietario terriero. Una desolazione nelle campagne cirotane, non un ruscello è stato bonificato, molto spesso il loro esondare determina l’impercorribilità delle stradette interpoderali causando danni a vigneti e uliveti che rimangono isolati.
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