
Dopo i lavori di movimento terra sottostante l’antica fontana della vita o dei pesci come la chiamano gli anziani, rischia di subire danni soprattutto alla vasca per causa dello smottamento del terreno sottostante. L’antica fontana della vita, visibile anche dalla SS 106, in località Alice dopo il bivio per Cirò, lungo la provinciale Cirò-Cirò Marina, proprio adiacente al muro che costeggia la strada che sale verso l’antico borgo. Più volte denunciato il suo abbandono, ma ad oggi nulla è stato fatto per la sua salvaguardia. In un periodo questo di tanta siccità è assurdo vedere tanta acqua che si disperde nei terreni, anziché essere convogliata dapprima nella grande vasca della stessa fontana, e poi convogliata in un apposito sito di raccolta, dove chiunque ne potrebbe trarre beneficio. Ornata da motivi floreali, al centro della fontana è disegnato un albero ramificato con tanti uccelli in volo, dai cui rami scendono colorati grappoli d’uva che intrecciano una vite di Gaglioppo. L’albero disegnato, si trova proprio al centro dell’uscita della sorgente principale, perciò rappresenta la vita. All’interno della nicchia centrale, la fontana si presenta ornata da fiori, dove l’acqua sorgiva sempre fresca, usciva a cascata, per andare a riempire una enorme vasca rettangolare dell’area di circa 35 metri quadri. La fontana esterna invece è formata da cinque nicchie, due laterali ed una centrale, da dove l’acqua passa poi nella vasca principale, un vero ingegno dell’architettura. E’ Un gioiello dell’arte settecentesca abbandonata dall’incuria, se fosse ripristinata sarebbe un grande richiamo per tutto il circondario, oltre che per turisti. Purtroppo, oggi l’acqua si perde nel sottosuolo, la vasca andrebbe restaurata come tutta la fontana. Per bellezza ornamentale e per i numerosi motivi floreali presenti, per i giochi delle cascate, unica nel suo genere, è molto più bella della vicina fontana del Principe. Una volta doveva essere un unico impianto, visto la vicinanza delle due fontane, ancora ad oggi entrambe, sono abbandonate ed in secca, mentre il prezioso fluido gli passa vicino invano, per andare a finire nei canali di scolo, un vero peccato. Oggi l’acqua si perde lungo la strada o nei terreni circostanti e nei canali di scolo, potrebbe invece essere convogliata per essere utilizzata. Una volta l’acqua dell’Alice era cosi rinomata che da tutto il territorio si recavano presso questa fontana per approvvigionarsi della preziosa acqua, per la sua freschezza, anche oggi potrebbe diventare di nuovo il fulcro di tutto il territorio.










