Come da tradizione ogni anno nei giorni che precede San Giuseppe passano sui cieli di Cirò le eleganti Gru. E’ un grande spettacolo osservare il loro volo mentre cantano annunciando la primavera. L’ultimo stormo registrato domenica alle 10,30 in località Frandina di Ciro’ sono passate 38 gru, ma è solo l’ultimo degli stormi fino a oggi. Una giornata eccezionale è stata il 3 di marzo, con il passaggio di più di 600 Gru. A segnalarlo come ogni anno il birder Mario Pucci, che da anni si occupa della salvaguardia degli uccelli migratori e delle loro rotte.
La migrazione degli uccelli tra l’Africa e L’Europa, scrive in una nota Pucci- è iniziata: Rondini, Upupe, Culbiachi, Marzaiole, Mestoloni e tanti rapaci sono tutte specie che si possono osservare in località Punta Alice che entrano dal mare aperto. Questa mattina le rondini erano a centinaia, la primavera è davvero alle porte. Naturalmente sottolinea Mario Pucci- le date di arrivo degli uccelli sono anticipate per i cambiamenti climatici. Dunque sopra il cielo cirotano uno spettacolo della natura ha catturato l’attenzione di quanti hanno osservato in volo un folto stormo di Gru . Il grande rito della migrazione si rinnova, come ogni hanno in questo periodo, un eccezionale passo
di Gru Cenerina (Grus grus ) ha anticipato l’inizio della Primavera. Un uccello questo che stimola sempre un certo interesse nella popolazione, con la sua apertura alare di circa due metri e il
caratteristico “richiamo” di contatto “gru gru gru”che annuncia il suo passaggio, stimolando vecchi ricordi nelle persone piu’ anziane. Il flusso migratore che interessa questo uccello si mantiene costante nel tempo. Dalle zone di svernamento al centro Africa, compie una trasvolata di migliaia di chilometri per raggiungere la tundra, nel nord-est dell’Europa per la riproduzione. Alcuni
detti popolari raccontano che questo uccello passava il 19 marzo nel giorno di S.
Giuseppe. Ma da un po’ di anni a questa parte, la migrazione viene anticipata di due settimane.
Evidentemente i cambiamenti climatici hanno inciso molto sull’orologio biologico
degli uccelli migratori. Inoltre le Gru anticipano di un mese l’arrivo delle Cicogne,
portatrici di natalità. L’evento è stato registrato dall’ornitologo Mario Pucci, che da anni studia la migrazione degli uccelli nel crotonese, il quale ha detto:” Cirò resta una delle
rotte migratorie più importanti del mediterraneo”. Proprio sullo stemma di Cirò c’è dipinta una Gru in vetta alle tre colline che protegge il popolo dall’invasore nemico, raffigurato da un serpente, afferrato tra gli artigli della fiera Gru. Dopo tutto nella tradizione popolare la gru è simbolo di buona fortuna e di buona salute. Ma fino a quanto ancora possiamo vedere il passaggio di questi meravigliosi uccelli, se le nostre campagne stanno cambiando diventando inospitali ed avverse , modificando per sempre l’habitat e la biodiversità che ci circonda.