Tragedia sfiorata, all’alba di giovedì scorso, 12 dicembre, nelle campagne di Crucoli, precisamente nel fondo agricolo denominato “Cammeriere”. Un carabiniere di 45 anni, che da molto tempo presta servizio presso la locale stazione dell’Arma, durante una battuta di caccia è rimasto vittima suo malgrado di un colpo di fucile (fortunatamente caricato a pallini) partito allorché l’amico che era assieme a lui poco distante è scivolato accidentalmente. E’ stato proprio il militare, nonostante la violenza del colpo alla testa, nella regione occipitale destra, a dare immediatamente l’allarme con il proprio telefonino, avvisando la moglie, i colleghi della Caserma ed alcuni amici cacciatori, i quali, conoscendo bene il territorio sono riusciti a raggiungere in pochissimi minuti, con un potente fuoristrada, la zona piuttosto impervia dove si trovavano i due. Qui, aiutati anche da un vicino proprietario terriero, hanno caricato in auto il ferito, ancora pienamente vigile (tanto da preoccuparsi molto per l’amico rimasto visibilmente sconvolto dall’incidente) e dopo avere richiesto il soccorso del 118 si sono diretti al campo sportivo. Intanto giungevano a Torretta, a sirene spiegate, le volanti dei Carabinieri e l’ambulanza del Suem con a bordo l’equipe sanitaria guidata dal dott. Nicodemo Mingrone, nonché il team di elisoccorso di stanza a Cirò Marina. Erano da poco passate le 8,30 e con la comunità intenta a riprendere i propri impegni quotidiani e quel sibilare di sirene fa pensare al peggio: in men che non si dica la voce che circola di più è quella più tragica, quella dell’ennesimo incidente mortale durante una normale battuta di caccia tra due amici. Un generale senso di sconforto e di preoccupazione attraversa tutta la cittadinanza, er la quale il carabiniere, sposato e padre di tre figli, è da sempre benvoluto ed apprezzato per la sua educazione, riservatezza e simpatia nei confronti di tutti.
Una simpatia, evidentemente, ricambiata dai concittadini che in tanti si sono stretti accanto alla famiglia fin dai primi minuti di trepidazione. E quando dal campo sportivo “Berlingieri” si alza visibile a tutti la nuvola di polvere sollevata dalle potenti eliche dell’elicottero in fase di atterraggio, decine di persone si precipitano a sincerarsi di persona dell’accaduto. Quando arriviamo anche noi, che come i Carabinieri e l’ambulanza, ci eravamo portati nei pressi dell’incrocio tra la SP1 e la SP 6 che costeggia Fiume Nicà, pensando che vi fosse il ferito, troviamo già i sanitari intenti a prestare le prime cure al malcapitato il quale, nonostante la copiosa perdita di sangue e lo shock subito, è sempre rimato cosciente e colloquiante con i soccorritori. Dopo mezz’ora circa viene trasportato a bordo dell’elicottero e quindi trasportato d’urgenza presso l’ospedale civile di Cosenza per ulteriori accertamenti e cure del caso. “Un miracolo”, ci ha detto la moglie del ferito, commossa ancor di più per il senso di vicinanza e gli attestati di stima che ha ricevuto e continua a ricevere da tutta la comunità. Ma ora quel che conta è che lui torni a casa e trascorra felice, come merita, una Santo natale assieme ai suoi cari.