Un furto andato in fumo, proprio quando le refurtiva era lì pronta per essere caricata sull’automezzo. E’ accaduto nelle prime ore di venerdì 2 maggio, quando tra le 3,30 e le 4,00 due individui si erano introdotti, attraverso un finestrone posteriore, nel lido Jumping, sul lungomare di Torretta, di proprietà di Francesco Serafini, attuale presidente del Consiglio Comunale crucolese. In pochi minuti avevano già portato sul piazzale del locale, forzando la serranda di ingresso, diverse attrezzature da bar, per un valore di alcune migliaia di euro. Evidentemente ai ladri non ha preoccupato la posizione centralissima del locale, tant’è che il loro atto criminoso è stato sventato da alcuni ragazzi che ancora si intrattenevano in un bar a poche decine di metri, che si affaccia proprio sul lungomare.
L’immediato avvicinarsi dei giovani ha fatto scattare la fuga dei due soggetti, descritti come uno abbastanza alto ed un altro di bassa statura, che saltando sulla spiaggia retrostante si sono infilati nel vicino pontino dove sfociano le acque piovane di valle di canne, per poi dileguarsi nel buio dall’altra parte del canalone. Sfortuna vuole, per i due delinquenti, che poche centinaia di metri più a sud, in una piazzetta a metà tra il lungomare e via Marina, i ragazzi messisi all’inseguimento hanno notato un’auto con targa bulgara, una Renault berlina di colore azzurro chiaro, parcheggiata, che proprio nei giorni precedenti, durante la Festa patronale appena terminata, era stata vista circolare in paese con a bordo due uomini la cui fisionomia, secondo le prime testimonianze, ricordava gli autori del tentativo di furto. Hanno quindi pensato bene di bloccare il veicolo (sgonfiando i pneumatici) ed immediatamente avvisare i Carabinieri. Sul posto sono poi sopraggiunti, dalla Stazione di Torretta dell’Arma, il maresciallo Leonardo Guido ed un suo agente, che hanno fatto i rilevamenti del caso e raccolto le dichiarazioni dei presenti. Stando alle prime indiscrezioni l’auto non risulta rubata, quindi una doppia beffa per i maldestri ladri che, oltre a vedersi andare in fumo il loro colpo, ora potrebbero cadere nella rete degli inquirenti proprio attraverso l’individuazione del proprietario del veicolo. E per di più potrebbe rivelarsi una pista importante verso gli autori di numerosi furti nelle abitazioni che si sono susseguiti nell’ultimo anno nel nostro territorio.





Questo fatto dimostra che una società tanto più è sana quando più è capace di auto-difendersi. Se il sig. Serafini non ha ricevuto un danno è solo perché alcuni suoi concittadini hanno pensato che era meglio intervenire, piuttosto che fare finta di non vedere, magari per paura di ritorsioni. Un grosso “Bravi” a tutti i ragazzi di Torretta coinvolti nel fatto, ai quali va riconosciuto il merito di aver ignorato l’insegnamento – sbagliato – delle vecchie generazioni, che recita: “se vuoi campare cent’anni, fatti i fatti tuoi”. Ancora bravi!