E’ una delle più belle passione in abiti quella appena trascorsa grazie alla collaborazione di molti giovani della parrocchia della chiesa Santa Maria de Plateis, del parroco don Giovanni Napolitano, della Misericordia, mentre la regia, narrazione e scenografia è stata di Maria Campana, Luca Murano e Salvatore Papaianni. Tutte le scene ripercosse con maestria e serietà dei figuranti hanno permesso la buona riuscita della passione a cui hanno partecipato centinaia di persone venute anche da tutto il comprensorio.

Nel borgo antico ed ai piedi del castello dove è avvenuta la crocifissione, si è registrato davvero un alto momento culturale e religioso grazie anche al naturale paesaggio che Cirò offre, una vera cartolina per i tanti turisti presenti. Sono stati molti i figuranti, che hanno dato vita alla processione del venerdì santo, lungo le viuzze dell’antico borgo, con partenza dalla centralissima chiesa de Plateis dove il parroco don Giovanni Napolitano ha dato il via alla prima stazione della passione.

Sentita apprezzata dal numeroso pubblico presente, la funzione religiosa nelle sue 14 stazioni si è dislocata per tutto il paese fino in piazza Pugliese dove è avvenuta il rito della crocifissione. La parte di Gesù è stata interpretata dal giovane Ernesto Zumpano , mentre Maria è stata interpretata dall’attrice Beatrice Murano. Sorprendenti per bravura e serietà sono stati tutti i figuranti i quali hanno svolto la funzione con rispettoso silenzio, tanto che alla fine il parroco ha ringraziato tutti i partecipanti alla funzione religiosa e tutto il pubblico presente per la grande partecipazione nonostante il freddo . La processione è stata accompagnata inoltre dalla banda musicale Euterpe.

La rappresentazione della passione di Cristo in abiti d’epoca è stata organizzata dalla parrocchia della chiesa della Santissima Assunta in Cielo de Plateis con il parroco don Giovanni Napolitano, con la partecipazione della Misericordia e del comune. Sono stati riproposti antichi scenari e tradizioni che hanno fatto rivivere l’antico borgo in una atmosfera davvero sentita, visto il periodo, ma nel rispetto degli avvenimenti della sacra scrittura.

Uno spettacolo dentro un’antica tradizione, che meriterebbe per la sua originalità essere proposta come evento culturale per Cirò e per tutta la Calabria, un evento che dovrebbe far parte di un itinerario culturale-religioso più ampio.




